Un successo oltre tutte le aspettative: il corso di Storia dell’omosessualità, che si svolge all’Università di Torino nella sede di Palazzo Nuovo, di ha registrato un vero e proprio boom di iscrizioni. Inizialmente, infatti, era stata prenotata un’aula di cinquantasei posti, ma le adesioni sono arrivate a trecento ed è stato necessario trovare una location più ampia.
«La prima lezione sarà un’introduzione sui concetti di genere» ha dichiarato Maya De Leo, la docente che si occupa del corso, a Repubblica. «Fornirò» rivela «una prima illustrazione di come le categorie siano cambiate nel corso dei secoli». Sì, perché le definizioni di fenomeni specifici e lo stesso sviluppo della comunità – in termini di identità e di proposta politica – cambiano nel tempo e nello spazio: «Nel tardo Settecento l’intersessualità si chiamava ermafroditismo ed era intesa con una sua specificità, che poi nell’epoca contemporanea è stata negata. Ancora oggi un corpo che non è né chiaramente maschile né chiaramente femminile non viene accettato e viene corretto chirurgicamente».
Il corso prevede sedici lezioni, dalla “costruzione” dell’omosessuale moderno alla definizione di comunità arcobaleno, passando per la repressione dei regimi autoritari – come avvenuto in Germania, dal nazismo, dove pure esisteva una forma embrionale di gay community – e cercando di far comprendere che «il percorso delle tematiche omosessuali nei secoli non è lineare» sostiene ancora De Leo, e che «ci sono momenti di regressione, di stallo e di progressione». Una domanda di cultura, in chiave Lgbt, che Torino ha avuto il grande merito – storico e sociale – di aver captato.
La famiglie sono tutte diverse. I diritti, invece, devono essere tutti uguali. E' questo il…
La notizia è di pochi minuti fa: Torino ospiterà l'Europride a giugno del 2027. Per…
Una bufala che sta circolando, durante queste Olimpiadi, è quella del “not a dude”. Stanno…
Ammetto che ieri guardavo un po’ distrattamente la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi a Parigi. Sono…
Il comune di Catania nega la carriera alias alle persone transgender e non binarie della…
Ce lo ricordiamo tutti, Ignazio Marino, allora sindaco di Roma, che trascrive pubblicamente 16 matrimoni…