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Strategia nazionale Lgbt+, le associazioni chiedono un incontro a Bonetti

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato delle associazioni Lgbt+ italiane alla ministra Elena Bonetti. Il focus è sulla Strategia nazionale Lgbt+ che il governo varerà nelle prossime settimane.

Le lacune del quadro giuridico nazionale

Leggiamo oggi in una intervista alla Ministra Bonetti che il Governo è pronto a varare la nuova “Strategia nazionale LGBT+”. La sua stesura, approvazione e pubblicazione è stata sollecitata da tempo sia dalle associazioni che partecipano al “tavolo di consultazione permanente per la promozione dei diritti e la tutela delle persone LGBT+” sia da una recente petizione pubblica (allout.lgbt/italylgbtstrategyfbo).

Elena Bonetti

Il testo che il Ministero ha condiviso con le associazioni raccoglie molte delle importanti linee di azione discusse nei tavoli di lavoro, ma è carente sui temi politicamente più impegnativi e manca di fotografare le lacune del quadro giuridico nazionale, in particolare in materia di tutela dei minori e delle famiglie omogenitoriali, su cui tanto la Corte Costituzionale quanto il Parlamento europeo hanno invitato il legislatore ad intervenire, e di tutela contro la violenza basata su orientamento sessuale e identità di genere».

“Chiediamo un incontro con Elena Bonetti”

Ringraziando l’UNAR per il lavoro di coordinamento e sintesi, sicuramente non facile nell’attuale contesto, chiediamo alla Ministra di operare ulteriormente per integrare la Strategia Nazionale, rendendola più vicina ai bisogni reali delle persone. La crisi economico-sociale, i cui effetti sono ormai evidenti, si abbatte in maniera ancora più dura sulle persone che subiscono discriminazioni a livello legislativo e sociale.

Sappiamo bene che è compito del legislatore colmare questo divario, ma una strategia efficace costituisce oggi una grande opportunità, attesa da anni, per prevenire le discriminazioni e contribuire ad un cambiamento culturale. Per questo motivo, prima dell’approvazione della Strategia, le scriventi associazioni hanno richiesto un incontro alla Ministra.

Le realtà firmatarie sono: ALFI, AGEDO, Arcigay, ARC, Certi Diritti, Circolo Mario Mieli, EDGE, Famiglie Arcobaleno, Gaynet, IGLBC, MIT, NUDI, Libellula, Omphalos LGBTI, Polis Aperta, Quore, Rete Genitori Rainbow, Rete Lenford.

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