Ieri mattina, mentre nella sala Polivalente della Circoscrizione 6 si svolgeva un dibattito sui temi della violenza di genere sulle donne e sulle persone trans, ignoti hanno vandalizzato la mostra allestita nello stesso stabile e intitolata “Generi di prima necessità”. Entrambe le iniziative facevano parte del calendario degli eventi organizzati dal Coordinamento Torino Pride, col patrocinio di Comune e Regione, in occasione del Transgender Day of Remembrance 2017.
Su una delle foto della mostra è stato scritto “No gender nelle scuole”.
L’assessore alle Pari Opportunità del Comune, Marco Giusta, ha assicurato che sarà fatto tutto il necessario per individuare i responsabili. Intanto, la foto sfregiata è stata rimossa dalla mostra.
Nel pomeriggio, intanto, la quarta Trans Freedom March torinese ha sfilato per le vie della città, da piazza Vittorio a piazza Castello. Circa duemila persone hanno marciato dietro lo striscione d’apertura retto da alcune persone trans. Una volta in piazza Castello, dal palco sono state lette le storie di molte delle vittime di violenza transfobica dell’ultimo anno. Davanti ad una piazza che ascoltava in silenzio, poi, i ragazzi e le ragazze di un liceo Torinese hanno dato il via al candlelight sulle note di Over the Rainbow. La chiusura della serata è stata affidata all’esibizione del Free Voices Gospel Choir che ha concluso cantando “Freedom”: un rito quasi catartico e, appunto, liberatorio contro le violenze le discriminazioni.
“Dopo ieri pomeriggio, vinceremo noi – commenta il coordinatore del Torino Pride Alessandro Battaglia, commentando l’episodio della foto – Noi ci mettiamo le nostre facce e i nostri corpi. Loro si nascondono come dei vigliacchi”. “Sono la melma che paralizza la nostra società – conclude – e tenta di impedirle di progredire. Dobbiamo aiutarli a non essere più melma”.
In diretta dalla #Transfreedommarch di Torino
Pubblicato da Gaypost.it su Sabato 18 novembre 2017
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