Il movimento omofobico passa all’attacco: CitizenGo e Generazione Famiglia, le due associazioni contrarie ai diritti delle persone Lgbt, hanno deciso di presentare cinque esposti in altrettante procure contro quei sindaci che hanno regolarizzato le famiglie arcobaleno. In più, presenteranno la loro campagna, intitolata “Basta bugie nelle anagrafi” al Senato, alla sala Nassiriya.
Così si legge sulle loro pagine Facebook: «Mercoledì 20 alle 10 presenteremo in Conferenza Stampa al Senato gli #Esposti alle Procure della Repubblica contro tutti i Sindaci che in queste settimane hanno iscritto nelle anagrafi figli di “due padri” e “due madri”, a nostro avviso violando non solo il Codice Civile ma anche quello Penale. Non possiamo restare a guardare inermi e inebetiti». A coordinare i lavori saranno Filippo Savarese di CitizenGo e Jacopo Coghe di Generazione Famiglia.
Prevista la partecipazione di diversi esponenti della destra, a cominciare da Forza Italia – Gasparri e Malan hanno già dato la loro adesione – e proseguendo con la Lega (sarà presente il senatore Pillon) e Fratelli d’Italia (con Isabella Rauti). Savarese, uno degli organizzatori, ha dichiarato che il vero scopo di queste trascrizioni sarebbe lo sdoganamento dell'”utero in affitto” – chissà chi ci ricorda – valutato in un suo recente stato «cento volte peggio di un censimento su base etnica». E se lo dice lui…
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