Gaypost.it ha compiuto un anno. Ieri, a dire il vero, ma ci piacciono i festeggiamenti lunghi, che ci volete fare? L’1 marzo del 2016 andava online il primo articolo, si inaugurava la fan page su Facebook, il profilo su Twitter. Quel giorno l’entusiasmo attorno a Gaypost.it fu molto. Qualcuno ci fece notare che c’era un solo articolo, sul sito. Aveva ragione ma, appunto, era il primo giorno. In 365 giorni vi abbiamo raccontato quello che succedeva dentro e intorno alla gay community.
Abbiamo raccontato storie personali, come quella del progetto di amore da cui è nata la piccola Sofia, o quella di Alessia e del suo percorso verso la sua vera identità, storie di idee di successo nate dentro la comunità e lanciate verso il futuro, come quella dei ragazzi di Qbags. Abbiamo affrontato temi che dividono la gay community e temi che hanno spaccato l’intera opinione pubblica. Ci siamo intestati campagne su ciò che credevamo giusto esponendoci fino alla fine.
Abbiamo allargato lo sguardo per raccontare quello che ci succede intorno, perché non siamo un’isola e siamo consapevoli che c’è un filo rosso che lega tra loro tutte le discriminazioni e le violenze, da quelle contro le donne a quelle contro i migranti.
Alla fine di questi primi dodici mesi insieme, il nostro sito conta più di 1300 articoli, la nostra fan page su Facebook ha superato i 13.000 fan e siamo da poco sbarcati su Instagram. E per celebrare i nostri primi 365 giorni con voi abbiamo puntato proprio su Instagram. Sappiamo che i nostri followers sono stati inondati di post, nelle ultime ore e ci scusiamo. Ma ora andate sul profilo di Gaypost.it, ruotate il vostro smartphone o tablet ed esplorate la timeline.
È il racconto di quello che siamo stati, ma anche l’idea di quello che vogliamo essere in futuro, cercando sempre di migliorarci, di avere la capacità di guardare sempre oltre e di avere uno sguardo d’insieme, mai settario e preconcetto. Per farlo avremo sempre bisogno di voi lettori, come ne abbiamo avuto finora. Perciò grazie a chi ci segue, ci legge, ci critica, ci sprona, ci affida la propria storia. Grazie a tutti quelli che hanno creduto nel nostro progetto supportandoci in molti modi. Grazie a tutto lo staff e ai collaboratori, quelli che sono solo transitati e quelli che, invece, sono rimasti.
Andate su Instagram, esploratela tutta, commentatela, fatela vedere ai vostri amici. E continuate a leggerci.
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