Una nomina che segna un cambiamento di rotta radicale, rispetto all’amministrazione precedente: Rachel Levine sarà, infatti, sottosegretaria alla Sanità nel nuovo governo di Joe Biden. E sarà la prima donna transgender a ricoprire un incarico federale. Un atto che, oltre ad essere politico, è anche simbolico: il quadriennio di Donald Trump si è distinto infatti per tutta una serie di provvedimenti e affermazioni contro le persone transgender.
Rachel Levine, pediatra, è già stata nominata segretaria alla Sanità della Pennsylvania dal governatore locale Tom Wolf. Qui, apprendiamo dai media, «è stata il volto della risposta dello stato alla pandemia di covid». Biden ha inoltre dichiarato che la neo-sottosegretaria «porterà la stabile leadership e l’ampia conoscenza di cui abbiamo bisogno per affrontare la pandemia, a prescindere dalla razza, religione, orientamento sessuale, identità di genere o disabilità». Aggiungendo che si tratta di «una scelta storica e profondamente qualificata per aiutare a guidare l’impegno sanitario della nostra amministrazione».
Come riporta anche Open, Rachel Levine si è «laureata ad Harvard e alla Tulane Medical School». Ancora, «è presidente dell’Associazione dei funzionari sanitari statali e territoriali». Inoltre, «ha scritto trattati sulla marijuana medica, sulla medicina degli adolescenti, sui disturbi alimentari e sulla medicina Lgbtq».
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