Un vademecum rivolto ai dipendenti per favorire un clima positivo positivo sul posto di lavoro. È l’iniziativa promossa dal Comune di Torino in occasione del Coming Out Day 2018.
“Vivere con serenità le ore vissute sul posto di lavoro, che occupano una parte importante della nostra giornata, è un fattore di benessere dell’individuo e dell’organizzazione di cui si è parte –spiega l’assessore Marco Giusta -. Sul posto di lavoro le persone comunicano e condividono la loro quotidianità, raccontano le ore dedicate alla famiglia, agli affetti, alla vita sociale. Esprimere liberamente la propria personalità, senza pregiudizi e preconcetti, e ottenere accettazione e rispetto è quindi un forte elemento di motivazione e di qualità della vita”.
Cosa fare se ci si imbatte in frasi sessiste, omofobe o transfobiche? Come comportarsi se si è bersaglio di omo-transfobia o sessismo? Come comportarsi se la vittima è un collega? Il volantino fornisce suggerimenti e strategie per affrontare queste ed altre situazioni.
“Il lavoro -ricordano i promotori- rappresenta un contesto in cui la visibilità appare più rischiosa e nel quale le persone omosessuali si percepiscono come più vulnerabili alle discriminazioni. A ogni ingresso in un posto di lavoro esse si trovano a fronteggiare un dilemma: se e come manifestare il proprio orientamento sessuale; detto in altri termini “posso raccontare la mia vita e parlare di quello che sono e di come vivo la mia vita fuori dall’ufficio senza che questo abbia ripercussioni sul mio posto di lavoro”?” Il Comune di Torino non ha dubbi: la risposta è “sì”.
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