“Siamo alla follia”. Non usa mezze parole Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, commentando la scelta del Governo di patrocinare il Congresso Mondiale delle famiglie.
“La presidenza -afferma Fratoianni- del Consiglio dei Ministri patrocinano la tredicesima edizione del World Congress of Families che si terrà a fine marzo a Verona. Il congresso riunisce diverse sigle e fa capo all’associazione International organization families, in cui confluiscono estremisti di destra (da Forza Nuova ad Alba Dorata ecc), estremisti cattolici, anti-abortisti, anti-divorzisti, anti-femministi, attivisti contro i diritti degli omosessuali“.
“Il World Congress of Families individua come cause del declino della ‘famiglia tradizionale’– prosegue il leader di Sinistra Italiana – il divorzio, l’omosessualità e il lavoro femminile. Cioè le donne devono essere obbligate a stare a casa a fare figli, lavare e stirare, altrimenti si sfasciano le famiglie“.
“Subito presenteremo un’interrogazione parlamentare al premier Conte. Siamo proprio curiosi di capire -conclude Fratoianni- per quale ragione lo Stato italiano abbia patrocinato un congresso che propone simili oscenità, con il protagonismo di personaggi oscuri, finanziati da potenti lobby internazionali. E siamo altrettanto curiosi di sapere cosa ne pensino dalle parti del M5S di questa follia“.
Al momento, a casa Di Maio regna il silenzio.
Dal 29 al 31 marzo, Verona si troverà ad accogliere il Congresso Mondiale delle famiglie. Pro-life? Presenti. Anti-gay incalliti? In prima fila. Estremisti religiosi? Come se piovessero. Questa è la platea che animerà l’evento oltranzista promosso dalla International Organization of Families, giunto alla sua 13° edizione. Tantissime le associazioni oscurantiste (tra cui quelle impegnate nella lotta contro i diritti della comunità lgbt in Italia) ma numerosi saranno anche esponenti politici e di governo pronti a rivendicare le loro battaglie contro i diritti civili.
Saranno presenti il ministro dell’Interno Matteo Salvini, quello per la famiglia e le disabilità Lorenzo Fontana (quello che “le famiglie arcobaleno non esistono”) e quello dell’istruzione Marco Bussetti. A loro, si aggiungono il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, il governatore del Veneto Luca Zaia e il sindaco di Verona Federico Sboarina. Spiccano, su tutti, le presenze del ministro dell’Interno e vice presidente del Consiglio Matteo Salvini e di Antonio Tajani, presidente del Parlamento Europeo.
Un placet istituzionale che, come anticipato, trova un riscontro formale dato che i patrocini all’evento si sprecano: dalla Provincia alla Regione, fino ad arrivare a quello della Presidenza del Consiglio dei Ministri e quello del Ministero della Famiglia.
Mentre in Italia il Governo stende tappeti rossi, organizzazioni per i diritti civili come l’Human Rights Campaign e il Southern Poverty Law Center considerano il Congresso Mondiale delle famiglie niente meno che un gruppo d’odio (“hate group”). Per l’associazione SPLC, esso: “promuove una visione rigida della famiglia, basata esclusivamente sul matrimonio di un uomo eterosessuale con una donna eterosessuale e i loro figli biologici […]. Strettamente connessa a questa ideologia è un’aderenza a rigidi ruoli di genere binari, in cui gli uomini sono i capi della famiglia e le donne i loro aiutanti e le fattrici dei loro figli”.
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