“Verona libera, Italia laica” è la parola d’ordine della società civile nazionale e internazionale che si mobilita il 30 marzo nella città ormai simbolo degli attacchi ai diritti delle donne, sede del World Congress of Families.
Associazioni e movimenti insieme si danno così appuntamento a Verona “per denunciare – si legge in una nota – quello che si è autodefinito il Congresso mondiale delle Famiglie: l’iniziativa internazionale contro la libertà e l’autodeterminazione delle donne, contro i diritti civili e contro l’autodeterminazione delle scelte affettive e familiari”.
Si parte con un convegno, il 30 marzo (dalle 9.00 alle 13.00, presso l’Accademia dell’Agricoltura, Lettere e Scienze, in via del Leoncino 6) che ha, secondo quanto riporta una nota degli organizzatori, lo scopo di dare “vita a uno spazio comune di impegno, unità e mobilitazione per tutta la società civile e i movimenti, che sia una opportunità di proposta costruttiva prima del corteo di protesta del pomeriggio”.
Un modo per fare rete, costruirla “per affrontare le sfide che abbiamo davanti e per una mobilitazione civica che vada oltre Verona”.
L’iniziativa parte da Ippfen (International Planned Parenthood Federation European Network) e Uaar (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) in collaborazione con Rebel Network. Di seguito associazioni che hanno finora aderito:
Agedo Nazionale, Arci nazionale, Arcigay, Associazione Lesbica Femminista Italiana Alfi Nazionale, AllOut Associazione Radicale Certi Diritti, Avvocatura per i Diritti LGBTI – Rete Lenford Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Comitato Popolare Difesa Beni Pubblici e Comuni “Stefano Rodotà”, Cooperativa Giancarlo Siani – Libera, Coordinamento Torino Pride, Associazione Differenza Donna Edge, D.i.Re Donne in Rete contro la violenza,Famiglie Arcobaleno – Associazione genitori omosessuali, GayNET, I sentinelli di Milano, IPPFEN, MIT – Laiga – Libera Associazione Italiana Ginecologi per l’applicazione della legge 194/78, Movimento Identità Trans, Movimento per i beni comuni, Rebel Network, Rete Educare alle differenze, Se Non Ora Quando –Torino e Ufficio Nuovi Diritti CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro, Via di donna.
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