Dopo il flop di Modena torna a Vicenza la processione religiosa “di riparazione”.
Prevista nella mattinata di sabato 15 giugno in centro per “riparare al danno all’ordine naturale e soprannaturale” al “Vicenza Pride”, che si svolgerà nel pomeriggio dello stesso giorno sotto lo slogan: “L’amore cambia la storia #comeSylviaRivera“.
L’iniziativa è organizzata dall’associazione di fedeli “San Marco Evangelista”, sulla scia della prima processione riparatoria organizzata a Reggio Emilia il 3 giugno 2017 dal comitato “Beata Giovanna Scopelli”, contro il pride reggiano e arriva dopo quella organizzata sabato scorso a Modena che è riuscito a portare 200 fedeli contro i 20mila partecipanti al Pride.
In un comunicato si legge: “Oggi la comunità fatica a comprendere la gravità delle sfilate omosessualiste e a percepire la necessità di riparazione: la propaganda Lgbti è riuscita a farle passare come ‘normali’, celandone i reali obiettivi dietro un’apparente rivendicazione di diritti”, dicono i fedeli vicentini. Ma “tali non sono la produzione di bambini tramite l’eugenetica e l’utero in affitto, la diffusione delle teorie gender nelle scuole, la distruzione della famiglia”. Il tutto, aggiunge l’associazione San Marco Evangelista, “con la pretesa di divenire casta protetta da leggi che definiscano omofobo chiunque esprima convinzioni contrarie, e lo sanzionino con il reato di opinione secondo lo schema tipico dei regimi totalitari”. Per questo, conclude l’associazione, il “popolo cattolico, fedele alla Chiesa e al magistero di sempre riguardo alla condanna dell’omosessualismo tracotante, non può rimanere inerme e silente davanti allo scandalo pubblico del gay pride”
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