Altre tre sentenze positive per altrettanti casi di stepchild adoption sono state emesse oggi a Bologna. A festeggiare sono tre coppie di mamme e i loro figli che finalmente si vedono riconosciuto lo status di famiglia.
Il “best interest” del minore
Nati grazie alla fecondazione eterologa, i bimbi erano ufficialmente solo figli delle donne che li hanno partoriti. Le sentenze del Tribunale per i Minori di Bologna hanno riconosciuto il ruolo genitoriale della madre sociale sostanzialmente con motivazioni analoghe per tutti e tre i casi.
Focus della decisione del giudice è il “best interest del minore” che si assicura con “il riconoscimento dello status di figlio e il suo diritto a vivere una vita familiare, oltre che con il genitore biologico, anche con quello che lo ha accudito, cresciuto e “curato” fin dalla sua nascita e per un consistente lasso di tempo”. I pronunciamenti citano anche la legge sulle unioni civili, ma ribadiscono anche che il legame giuridico tra le mamme o i papà non è presupposto fondante perché venga riconosciuto lo status di genitore al partner non legato biologicamente al piccolo.
L’avvocato: “Si continua nel solco dell’affermazione dei diritti”
Per altro, in questi tre casi specificatamente, nessuna delle coppie è unita civilmente.
Esprime soddisfazione l’avvocato Michele Giarratano, del gruppo legale di Famiglie Arcobaleno, che ha assistito tutte e tre le coppie. “Queste ulteriori sentenze continuano nel solco dell’affermazione dei diritti – commenta Giarratano -. È importante poi che il Giudice estensore, il Presidente del Tribunale per i minorenni Giuseppe Spadaro, abbia ricordato e sottolineato come al centro della valutazione giurisprudenziale debba esserci il best interest del minore”.