Circa 250.000 persone sono scese in piazza a Taiwan, riunite attorno all’Ufficio Presidenziale della capitale Taipei, per chiedere il matrimonio egualitario. La grande manifestazione si è tenuta sabato, 10 dicembre e Taiwan potrebbe diventare la prima nazione asiatica ad estendere il matrimonio anche alle coppie gay e lesbiche. La stessa presidente, infatti, si è espresso a favore del matrimonio egualitario e l’opinione pubblica è stata fortemente sensibilizzata al tema quando nell’ottobre scorso un docente gay si è suicidato dopo essere stato escluso dalla decisione chiave sulle cure da somministrare al suo compagno di una vita.
Sabato scorso la presidente Tsai Ing-wen ha rilasciato un comunicato stampa. “Le coppie dello stesso sesso – si legge nella nota – hanno diritto a sposarsi“. Ing-wen ha anche auspicato “più discussione ma meno conflitto”. La presidente ha poi aggiunto: “tutte le voci devono essere ascoltate e devono avere la possibilità di cercare supporto nella legislatura”. Il disegno di legge che estende il diritto al matrimonio anche alle coppie dello stesso sesso ha superato il primo passaggio parlamentare lo scorso novembre, ma è stata proposta una seconda lettura.
Alla manifestazione di sabato, in concomitanza con la Giornata Internazionale per i Diritti Umani, hanno partecipato personaggi pubblici, parlamentari insieme, naturalmente, agli attivisti per i diritti delle persone Lgbt. Solo una settimana prima, un’altra grande manifestazione per il matrimonio egualitario aveva visto la partecipazione di circa 70.000 persone.
Una commissione, ora, ovrà riesaminare il testo, il prossimo 26 dicembre. Poi la legge dovrà superare altre due letture prima di essere emanata ed entrare in vigore.