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I 5 libri da leggere aspettando l’arrivo della bella stagione

Ok, siamo d’accordo con voi: questa primavera stenta ad arrivare. Ancora un po’ troppo uggiose sono le giornate che si separano all’estate, alla bella stagione, alla prova costume e – perché no? – ai nuovi amori (anche letterari) che ci riservano i mesi a venire. E allora, visto che a volte restiamo a casa a scrutare un cielo un po’ troppo incerto, perché non passare i pomeriggi oziosi di queste settimane con un buon libro in mano? Ci siamo presi la briga di scegliere per voi alcuni testi. Vediamoli insieme.

La natura del desiderio, nei racconti di Delia Vaccarello

Vi piace leggere i racconti? Vi siete mai chiesti/e qual è la natura del desiderio? A rispondere a questa domanda è Delia Vaccarello, che pubblica appunto Desiderio – Racconti di eros, segreti, bugie per la Villaggio Maori Edizioni. Sei storie, in cui si affronta il tema dell’eros e dei segreti ad esso legati.

L’autrice, il cui nome già da solo è una garanzia di qualità letteraria, ci regala un’atmosfera ricca di suggestioni, in cui la grammatica è quella della passione e dell’erotismo, in cui si guarda in faccia il sesso, in tutte le sfaccettature possibili. «Non importa se questo avvenga tra uomo e donna, uomo e uomo, donna e donna», leggiamo nella scheda di presentazione del libro, «l’argomento unico che unisce questi racconti in un’affascinante atmosfera è l’essere umano, l’amore e il suo mistero». Come non essere più d’accordo?

Raccontare se stessi, come fa Diego Passoni

Se invece vi piacciono le autobiografie, non potete non leggere quella di Diego Passoni, Ma è stupendo, edito per Vallardi Editore. Una storia vibrante che pone la persona di fronte a tutti i suoi dubbi, a tutto il dilemma dell’esistenza: a cominciare da scelte da cui non si torna indietro, come lasciare la propria famiglia d’origine, con tutto il suo corredo di certezze.

E ancora, dire addio agli amici e a quella che è la tua vita di ogni giorno. Per seguire la parte più vera di te. È questo che ha vissuto Passoni, ed è questo il dono che ci fa attraverso le sue parole. Un regalo doppio, perché non è solo quello che sa essere un libro. Ma perché ci pone di fronte alle domande più intime su ciò che siamo e su ciò che siamo diventati, attraverso le nostre scelte. Per riflettere e, perché no, per sorridere. Fosse anche interiormente.

In Italia erano tutti maschi? Ce lo raccontano De Santis e Colaone

E poi ci sono i graditi ritorni. Come quello di Luca De Santis e di Sara Colaone, per Oblomov Edizioni che ripropone In Italia sono tutti maschi. Per chi non lo sapesse (ancora), quando nel 1938 l’Italia promulgò le sue leggi razziali, non vennero presi provvedimenti specifici contro l’omosessualità. Perché nel nostro Paese, maschio e virile, non era possibile che esistessero i gay.

Il titolo dell’opera a fumetti richiama una celebre (e nefasta) frase di Benito Mussolini. Ma ciò non mise certo al sicuro gli omosessuali dell’epoca, che furono anzi mandati al confino, anche in condizioni estremamente dure. I due autori, perciò, riprendono questa vicenda, raccontandola attraverso la forza delle immagini e della sceneggiatura fumettistica. Attraverso un’edizione che ci regala anche contenuti extra. Da non perdere.

La provincia più oscura, nel romanzo di Capponi

E dal passato, torniamo al presente. E restiamo in provincia. Quella a tinte noir narrataci da Paolo Capponi nel suo Diablo, pubblicato con Clown Bianco Edizioni. È la storia di Teo, un ventiduenne che studia a Roma e che, per motivi familiari, è costretto a tornare al suo paese di origine, nelle Marche. Qui riprende contatti con il suo ex ragazzo, Ettore. Un tipo molto sui generis in verità, «silenzioso e oscuro», che però pare essersi rifatto una vita, con il nuovo fidanzato: Pietro.

E tuttavia, il mistero ci mette lo zampino quando quest’ultimo scompare senza lasciar traccia di sé. Teo, allora comincia ad indagare su questa sparizione. Ma mentre le indagini proseguono, e mentre il protagonista scopre oscuri intrighi in cui sono coinvolte anche sette massoniche, un misterioso personaggio che si fa chiamare Diablo (e che aveva precedentemente contattato il ragazzo scomparso) si mette in contatto con Teo. In modo decisamente sinistro. E se volete scoprirne di più, non vi resta che leggere il resto sul romanzo del giovane autore marchigiano.

Il sesso come categoria politica, nel saggio di Wittig

Se preferite, invece, la saggistica, ecco un testo di sicuro impatto: stiamo parlando di Monique Wittig, Il pensiero eterosessuale, pubblicato per Ombre Corte. Già pubblicato negli anni ottanta e riproposto dalla casa editrice veronese, affronta il tema dell’eterosessualità non come «orientamento sessuale tra tanti», ma come «un sistema sociale che si fonda sulla relazione di dominio degli uomini sulle donne, e che produce la dottrina della differenza tra i sessi per legittimare la propria oppressione».

Il punto di vista, rispetto a quello che altri chiamano “norma”, di uno dei nomi più influenti e importanti del femminismo radicale e del pensiero lesbico materialista. Un testo che ci permette di riflettere su un aspetto fondamentale e, forse, anche sovversivo: il sesso non è una categoria naturale, ma politica. Il resto lo lasciamo scoprire a voi.

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