E siamo arrivatə a luglio e avrete già finito la scorta di libri Lgbt+ che vi abbiamo consigliato qualche settimana fa. Ma niente paura, Gaypost.it fa molta attenzione alle pubblicazioni – tra “stagionate” e nuovissime – che possono farvi compagnia sotto l’ombrellone o lungo un sentiero di montagna. O in un pomeriggio di città, anche. E a questa tornata, per venire incontro alle esigenze di un pubblico sempre più ampio e variegato, consiglieremo cinque titoli, tra saggistica, graphic novel, umorismo e molto altro ancora. Siete prontə? Benissimo, andiamo.
Una riappropriazione di uno spazio-tempo, il suo volume, che è narrazione prima di ogni altra cosa. Che parte dagli albori della nascita della nostra storia culturale – albori che affondano le loro radici nella seconda età moderna – e che arrivano a un presente che abbiamo imparato a conoscere, dalla crisi dell’hiv fino alle istanze del qui ed ora. Passando per Stonewall, ovviamente. Un libro, insomma, che non può non essere nella vostra biblioteca. E che può tenervi compagnia anche durante le vacanze. Caldamente consigliato.
«Quando nasciamo, siamo tutti assegnati a un genere biologico sulla base della nostra anatomia fisica» leggiamo nella scheda di presentazione dell’opera. «Ma perché alcune persone sperimentano una forte dissonanza fra il loro sesso biologico e la loro identità interiore? Il genere è quello che siamo o quello che facciamo? La nostra espressione di genere è innata o si sviluppa mentre cresciamo? I tradizionali ruoli binari maschio/femmina sono rilevanti in un mondo sempre più fluido e flessibile? Questo libro, acuto e stimolante, valuta le connessioni fra genere, psicologia, cultura e sessualità e rivela come gli atteggiamenti individuali e sociali si siano evoluti nel corso dei secoli». Interessante.
«Questo libro è un falso storico» leggiamo nella scheda di presentazione, «frutto di una diabolica ironia. Nell’ingannevole prefazione, infatti, i due autori parlano di un ritrovamento archeologico incredibile ma mai avvenuto: un centinaio di epitaffi scritti da donne romane sepolte in un mitico quanto improbabile cimitero esclusivamente femminile». Espediente già percorso da Fullin, in uno dei suoi personaggi più riusciti, con il (falso) ritrovamento della stele di Tusconala. «Il cimitero delle Argonaute» apprendiamo ancora «è una raccolta di parole di marmo, tristi o allegrissime, aperta ai venti, alla pioggia che ieri come oggi commuove, diverte, parla».
«Nell’estate tra le medie e le superiori, Aiden Navarro è al campo estivo: una vacanza di transizione. Tra nuovi amici e piccoli bulli, il protagonista si trova ad intraprendere il viaggio verso la scoperta della propria identità, l’accettazione della sua sessualità e i cambiamenti del suo corpo» apprendiamo dalla scheda di presentazione del libro. Il frutto, appunto, comincia a maturare. E c’è rivolta, consapevolezza, passione e rabbia. E tenerezza. Tutti ingredienti di quella dimensione che è, appunto, l’adolescenza.
«Il percorso verso il coming out diventa racconto introspettivo ed intenso, portato avanti con leggerezza ed umorismo». Così come è leggero il tocco di Curato nella creazione delle sue tavole. E quel fuoco ti sembra di sentirlo sulle guance, in una notte d’estate. Fino a perderti nei cieli stellati disegnati sopra i boschi. Poetico.
«Niru è il perfetto ragazzo americano» leggiamo dalla trama. «Cresciuto a Washington da una coppia di genitori molto presenti, frequenta con profitto un prestigioso liceo privato dove primeggia anche in ambito sportivo. Pronto a partire per Harvard in autunno, le sue prospettive sono radiose. Ma il ragazzo ha un segreto: è gay, una colpa gravissima agli occhi dei suoi genitori nigeriani e conservatori. Nessuno sa la verità a parte Meredith, sua migliore amica e figlia di due membri dell’élite cittadina, l’unica persona che sembra non giudicarlo».
E la storia di Meredith e Niru, le loro divergenze, le disattenzioni – incontro e scontro, no? – e il tentativo di recupero della loro amicizia è il leit motiv di una narrazione elegante e poetica.
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