Ferragosto è alle porte e ormai avrete sicuramente finito l’ultima carrellata di libri che abbiamo pensato di consigliarvi qualche settimana fa. Abbiamo fiducia sul fatto che, accanto a uno spritz e tra un bagno e l’altro, dedicherete il tempo necessario alla lettura. Che sia essa di evasione, di approfondimento o che inviti a riflessioni più profonde. Il bello è prendere in mano un libro, sfogliarlo, tastarne la consistenza, la porosità della carta e immergervi nello scrigno di parole che esso contiene. Come dite? Preferite il formato elettronico? Va benissimo anche quello. Purché sia lettura. E allora, per questo ferragosto 2021, ecco la selezione di Gaypost.it.
Céline Sciamma mette in atto, nelle sue opere, «molti i ribaltamenti» che introduce nella sua narrazione «per far saltare i codici prestabiliti e liberare una diversa possibilità narrativa sullo schermo». E così Fabbiani e Zanini ci restituiscono uno sguardo su un’opera multiforme, di denuncia sociale e politica, sempre engagé che mette «in scena linee di forza multiformi e contrastanti attraverso cui la norma si scontra con una pluralità di modalità resistenti» e soprattutto «in termini di genere, razza, classe». Una produzione intersezionale, dunque, che coniuga la poesia che può dare la macchina da presa attraverso uno sguardo tutto al femminile. Un libro per i palati più esigenti e impegnati.
«Nel suca palermitano o siciliano o, ormai, italiano c’è molto di più» ci ricorda Sottile, facendo presente la fortuna linguistica nazionale del “disfemismo”. Ovvero «la parola(ccia), che ormai significa tante cose» e che «continua a essere usata e reinventata», diffondendosi «fuori dalla Sicilia» da Palermo, «da dove è partita» e «piano piano si trasforma e si trasfigura, facendosi da un lato un codice alfanumerico, dall’altro una sorta di brand, una specie di must dell’essere palermitano e dell’esserci del palermitano (e sempre più anche di chi palermitano non è)». La storia delle parole racconta molto della storia di chi le usa. E diviene, dunque, storia dell’umanità. Sottile prova a consegnarcene un frammento. Facendoci capire, come spesso nelle sue opere, che le parole difficilmente hanno confini. E che questi sono tutti nella mente di chi ha bisogni di muri e steccati. Un libro consigliato per chi vuole sorridere, imparando al tempo stesso.
«Col passare del tempo» leggiamo nella scheda di presentazione del libro, «Whistle Stop andò via via spopolandosi, i treni smisero di passare e il caffè chiuse una volta per tutte. Dopo molti anni di assenza, di quel posto immerso tra i campi di granturco l’ottantaquattrenne Buddy conserva ricordi dolci e nostalgici, che condivide con sua figlia Ruthie e con chiunque abbia voglia di ascoltare le sue storie». E ci riporta in quelle atmosfere dell’America degli anni ‘3o «con candore e ironia», per tornare a rivedere le storie degli «indimenticabili protagonisti» e delle «atmosfere senza tempo di Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop». Per chi ama le storie commoventi, poderose, ricche di sentimento (ma senza eccesso di sentimentalismi).
La trama è la storia di un abuso. «Rino rapisce la piccola Ada durante una festa patronale. Convinto di amarla, la costringe in casa: così Ada cresce con lui, senza mai uscire, convinta di non poter toccare l’erba e il pavimento fuori perché priva delle scarpe che le impedirebbero di bruciarsi. Il mondo che Rino plasma per Ada, sfumato tra sogni e menzogne, è un carcere perfetto, nel quale la giovane vive senza troppo chiedersi cosa c’è oltre, interrogandosi sulla parola amore e su quello che succede quando si cresce». Fino alla caduta finale, inevitabile. Dove il castello di menzogne e di illusioni, creato ad arte come un mondo fiabesco per tener prigioniera l’ennesima principessa rapita, è costretto a crollare sotto i colpi della verità. E della vita. Consigliato per chi ama una letteratura robusta e di pregio.
«Yoshino è gay» leggiamo sulla scheda di presentazione dell’opera, «ha quasi trent’anni e non ha mai avuto una relazione. Un giorno, quando ormai sta per abbandonare ogni speranza di trovare l’amore, decide di farsi coraggio e varca la soglia di un gay bar dove conosce Ro, un ragazzo dai capelli color argento. Attratto dall’aura di mistero che lo ammanta, lasciandosi trascinare dall’impeto del momento, Yoshino finisce per andarci a letto». E dal sesso, si arriva ai sentimenti. «Arriva un’impacciata e dolce storia d’amore tra un affascinante studente universitario, apparentemente immune ai problemi di cuore, e un timido impiegato che non sa (ancora) cosa significhi innamorarsi». Un’opera consigliata a chi è amante del genere. Forse con uno sguardo più calibrato al maschile, ma che ci mette in contatto con la parte più vera di noi: l’amore e le sue catastrofi.
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