I libri aiutano, in periodi come questo. E diciamocelo chiaramente: non sarà un Natale come tutti gli altri. Forse sarà più triste, per parecchia gente, tenuta lontana dai suoi affetti a causa del covid-19. Forse perderà la sua magia, per chi è abituato a scartare i regali sotto l’albero con tutta la famiglia riunita. Ma purtroppo, c’è una pandemia in corso. Eppure, una cosa che il virus non può toglierci, è il piacere della lettura. E allora, come ormai da tradizione all’avvicinarsi delle feste, Gaypost.it vi consiglia cinque libri da portare con voi in questo periodo o da regalare alle persone a cui volete bene.
Un libro che non parla solo della realizzazione del film nelle sue varie fasi, in quello che è un minuzioso lavoro storico e filologico insieme. «A supportare il lavoro di ricerca», infatti, troviamo diverse «interviste a persone che hanno testimoniato (come Ricky Tognazzi) o contribuito alla realizzazione del film, come l’art director Pier Luigi Pizzi, la cantante Ada Mori e la stessa Franca Valeri». Ma non solo: Quelle come me si spinge oltre, diventando voce di quella comunità che ruota attorno alla vicenda narrata, grazie anche all’arte recitativa di Ugo Tognazzi, «alla guida di un eccentrico cast comprendente la compagnia en travesti dei Legnanesi».
Una danza tra presente e passato, tra storia e ricerca, un susseguirsi di voci che provano a restituire i contorni di un’epoca in cui tutto era molto più difficile ma che al tempo stesso tutto aveva i connotati di una fiaba moderna, di cui si attende – forse – ancora il lieto fine. Non solo un libro per intenditori e intenditrici, ma anche una vicenda da raccontare di nuovo, un dietro le quinte che ci riaggancia ad una parte di ciò che siamo stati e che restituisce un pezzo di verità. Fondamentale, nel senso più letterale del termine.
Siamo individui che cercano il loro spazio nel mondo e Questo libro è anti-razzista – il libro di Maria Teresa Milano, pubblicato da Sonda Edizioni – cerca proprio di rispondere a questi interrogativi. Il volume «è un’immersione nel vasto mondo dei pregiudizi e delle discriminazioni».
Il linguaggio utilizzato coniuga semplicità e bellezza. E si serve del fumetto: Robin è un alieno creato dalla matita du Gud, che arriva sul nostro pianeta scontrandosi con i luoghi comuni e gli stereotipi.
Una «guida definitiva non solo contro il razzismo», come possiamo scoprire sfogliandolo, «ma contro ogni tipo di discriminazione e pregiudizio basato sull’aspetto fisico, sulle origini, sugli stili di vita e sulle credenze personali».
Per i libri di saggistica abbiamo pensato di proporvi Nel frattempo – Storie di un altro mondo in questo mondo, edito per Unicopli, di Barbara Mapelli. Un libro corale e collettivo, che dà la parola ai diretti protagonisti e alle dirette protagoniste.
L’autrice, infatti, si fa voce narrante in una cornice che collega le voci dirette di persone appartenenti alla comunità arcobaleno. L’obiettivo è presto detto: «dare visibilità a una realtà, più realtà che offrono esempi e opportunità di cambiamento, con le loro scelte e vissuti, a tutte e tutti».
Mapelli ci restituisce, quindi, «una riflessione sulla realtà attuale italiana della comunità Lgbtqia+, complessa, articolata, in perpetuo divenire e diversificata al proprio interno».
E così l’autrice, che ricordiamo anche per la sua lunga militanza nel mondo femminista, si muove «tra testimonianze dirette, interviste, presentazioni di associazioni, luoghi, culture» in cui emerge il vissuto personale, l’umanità profonda e la dimensione politica non solo individuale, ma di un’intera comunità.
Siamo nell’inverno del 1984, «il più freddo degli ultimi cento anni» e «la mamma di Anita comincia a fare cose bizzarre: si mette le scarpe spaiate, balla da sola per strada e cambia umore da un minuto all’altro».
Di fronte a tale cambiamento, che segue il trasferimento in una piccola e asfissiante realtà di provincia, la protagonista trova due improbabili alleate: Tina, il “maschiaccio” della storia (fa pure la pipì in piedi), ed Elena, un’orfana che vive con sua nonna e che rifornisce la protagonista di acqua benedetta…
Fino a quando la piccola realtà si fa troppo stretta e le tre amiche decidono di fuggire. E si snoda attorno a questo atto di ribellione contro un mondo che non si comprende, la storia di un’amicizia al femminile. Amicizia che è alleanza, avventura, andare oltre gli stereotipi per mettersi su una zattera per esplorare il mondo là fuori.
Non trovando nulla che ritrovi degno di essere vissuto, in quel “per sempre” senza scopo, il dio decide di punire l’umanità, il cui peccato di hybris coincide con la sua vanità. Escogita così un piano volto al male, servendosi proprio della comunicazione. Ma…
«L’arrivo sulla scena di Marie, infaticabile ufficio stampa dell’ONU, di una celebre coppia di youtubers e di uno scienziato pazzo a mandare di traverso i suoi piani» dimostra che c’è ancora salvezza per l’umanità. Una storia poderosa, per quello che è un romanzo d’esordio.
Eppure Piazza non è nuova, nel mondo della scrittura. È autrice, infatti, di testi teatrali e di sceneggiature per la fiction. E ha lavorato per la Rai e presso l’ufficio Sky Fiction di Roma. Un romanzo che viene da lontano, insomma. E che vale la pena di essere letto.
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