Se il mese scorso vi abbiamo consigliato cinque saggi in salsa Lgbt, adesso che agosto è entrato nel vivo, le giornate sono più calde e la vita da spiaggia ci rilassa oltre modo, abbiamo deciso di consigliarvi cinque romanzi da portare sotto l’ombrellone. E allora – tra novità editoriali, titoli già presenti in libreria ed esordienti – vediamo cosa ha in serbo per noi lo scaffale arcobaleno da consultare per le vostre vacanze.
Su questo sfondo, si muovono quattro personaggi molto diversi tra loro: c’è Andrea, «critico cinematografico sul web sottopagato»; Eleonora, l’amica frociarola; Marco Culetta, «sin dalla nascita segnato da un cognome quanto mai preveggente» nonché «vincitore di Mister Gay Roma 2012»; e, infine, Michelangelo, il classico “insospettabile” che ha vissuto la sua prima storia d’amore con un uomo grazie ad Andrea. Vite che si intrecciano in «un anno fatto di nuovi incontri, Festival di Sanremo, disavventure, ma anche bellissime ed emozionanti sorprese». Insomma, promette bene.
«È come se in un istante tutta la mia vita avesse acquisito un senso» possiamo leggere dal libro «ed al contempo si fosse fusa e confusa in una dimensione che mi porta, da un lato, a non poter fare altro che continuare a guardarla, dall’altro a fuggire velocemente e lontano in uno di quei posti fatti apposta per nascondere l’inevitabile». D’altronde, come recita il sottotitolo, «l’amore è complicato per tutti, figuriamoci tra donne». E voi che ne pensate?
Ma non è, questo, un romanzo che indulge nei confronti di chi vive vite non autentiche. «Tutti mentono, ma uno di loro cambierà per sempre la vita degli altri». Perché se la vita è vera, e se vuole essere vissuta nella sua pienezza, prima o poi ti travolge. Ed è questo che Rausi vuol trasmettere con la sua storia. Una storia che parla, in primo luogo, di amicizia e di esistenze che provano a trovare il proprio posto nel mondo. Che ti incolla ai personaggi, lasciandoteli amare e odiare al tempo stesso. E che ti lascia toccare la loro umanità. Totale e imperfetta allo stesso tempo.
L’universo lesbico viene così raccontato con sarcasmo e simpatia, attraverso i piccoli drammi quotidiani, attraverso quella “normalità” che è ingrediente primario delle nostre vite. Il tutto, attraverso la sapiente matita di Frad, classe 1987 e fumettista romana, che dopo la satira politica e l’impegno sociale è approdata alle strisce. Per sorridere, fare autoironia, per riflettere. E per capire che, in fondo, le storie d’amore sono tutte uguali, nella loro specificità.
Il romanzo, da subito scoppiettante e da cui emerge un retrogusto ancora acerbo – ma non superficiale – per quanto riguarda il trattamento della materia letteraria, non delude nel ritmo narrativo e nella freschezza dello stile. Colpisce, in primo luogo, quel sorriso interiore – condito da un’ironia dissacrante e spesso anche molto pungente – con cui affronta il susseguirsi degli eventi. Densità e scorrevolezza sono i punti forti di questa storia. Ma non solo: nel testo emerge chiara una consapevolezza di sé che è anche politica. C’è molto da fare nel campo dei diritti, nell’Italia del 2019. Nori ne ha piena coscienza e non manca a suggerirlo, col suo narrare lieve e sorridente.
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