È scomparso ieri a Perugia all’età di 77 anni Silvano Cenci, in arte Giorgio Straccivarius. Pioniere dei diritti Lgbt in Italia. Prese parte alla primissima fase fondativa del FUORI, il Fronte Unitario Omosessuali Rivoluzionari, a partire dal 1973 quando con un suo intervento incentrato sull’omofobia nelle scuole aprì il primo congresso di controinformazione sulla sessualità a Roma insieme a militanti LGBT della prima ora come Angelo Pezzana, Mario Mieli, Dario Bellezza e Mariasilvia Spolato.
«La scomparsa di Giorgio Straccivarius rappresenta per Perugia la perdita di un pioniere dei diritti civili – commenta Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos – Straccivarius è tra i fondatori del movimento LGBT italiano ed è stato il promotore, a partire dagli anni ‘70, della prima organizzazione LGBT nella nostra città sostenuta dal Partito Radicale di Perugia».
Una storia quella di Straccivarius che inizia nel lontano luglio del 1970, quando affrontò il diploma di maturità a Perugia con una tesina sull’omosessualità. Nello scritto Giorgio, all’epoca Silvano Cenci, descriveva l’omosessualità come una condizione naturale dell’essere umano. Controcorrente con la diffusa convinzione che fosse una condizione patologica da curare; nella tesina sosteneva inoltre l’esigenza di affrontare il tema dell’educazione sessuale e dell’omosessualità fin dalla scuola per far conoscere in modo corretto quello che all’epoca si poteva apprendere solo attraverso i pregiudizi, arrivando anche a ipotizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Il tema gli valse la bocciatura ma divenne un caso mediatico che ebbe risonanza nazionale: iniziò così la sua battaglia di visibilità e militanza.
Attore, musicista, poeta, animatore della vita culturale perugina, Straccivarius ha denunciato con la sua opera poetica e teatrale l’emarginazione e l’oppressione sociale delle persone LGBT scegliendo la visibilità come riscatto e impegno civile.
Nel 1973, decise di rendere il suo coming out una pratica politica in un contesto sociale fortemente ostile alle persone omosessuali disse: «Mi chiamo Silvano Cenci, ma ho cambiato il mio nome in quello di Giorgio Straccivarius. Il mio vecchio nome rappresenta il passato per me, mentre quello nuovo vuol significare il futuro che mi attende, un futuro in cui spero di riuscire una volta per tutte a essere me stesso, a vivere, in armonia con il tutto che mi circonda, la mia natura di omosessuale».
Straccivarius ha anche dato un importante contributo al Centro di Documentazione di Omphalos per la ricostruzione della storia del movimento LGBT a Perugia mettendo a disposizione documentazione e informazioni.
«Ora che è scomparso continueremo a preservare la sua memoria e a valorizzarne la figura con progetti e iniziative – ha dichiarato Bucaioni – Omphalos si stringe nel cordoglio di quanti a Perugia e non solo hanno apprezzato la sua opera e la sua lunga, tenace e pacifica militanza per una società più giusta e rispettosa delle differenze tra le persone».
Le esequie si terranno domani presso la Sala del Commiato del Cimitero Monumentale di Perugia alle ore 10.00.
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