È morta a 91 anni, Mathilde Krim, pioniera nella ricerca sull’Aids e l’Hiv.
Virologa, è diventata famosa per avere fondato a New York prima la Aids Medical Foundation, nel 1983 e poi l’associazione AmfAR, nel 1985, insieme a Liz Taylor.
Inizò ad avvicinarsi al tema dell’Aids quando, nell’83, si occupò di alcuni pazienti affetti dal sarcoma di Kaposi. Era l’epoca in cui l’Aids cominciò a divenire nota come “la peste gay” e le persone che ne erano affette non avevano alcun tipo di sostegno.
Un impegno costante
Da allora non ha mai smesso di impegnarsi contro l’Hiv e l’Aids. Ha ricevuto 14 lauree ad honorem e nel 2000 l’allora presidente Bill Clinton le conferì la Medaglia presidenziale della libertà per il suo impegno sociale, la più alta onorificenza civile prevista negli Usa.
“Come presidente dell’associazione dal 1990 al 2004 – ha dichiarato un portavoce di AmfAR – è stata il cuore e l’anima dell’organizzazione e l’ha guidata con straordinaria dedizione”.
Contro le discriminazioni
Oltre che contro l’Hiv, si è spesa perché si ottenessero leggi contro le discriminazioni per orientamento sessuale e l’identità di genere e contro l’obbligatorietà di test dell’HIV che avrebbero potuto essere usati per fare outing e attaccare le persone lgbt.
In molti le hanno tributato omaggi sui social network. Tra loro anche il presidente del consiglio comunale di New York, Corey Johnson, il primo sieropositivo dichiarato a ricoprire quel ruolo. “Non sarei vivo, oggi, senza gli sforzi della dottoressa Mathilde Krim” ha dichiarato Corey.