Ennesima aggressione di matrice omofoba, di nuovo nel ragusano. Non sembra fermarsi l’ondata di violenze che attraversano il nostro paese a danno della comunità Lgbt. La vittima questa volta è un giovane di Vittoria – Francesco Tommasi, vent’anni – che ha denunciato la sua disavventura alle autorità competenti. Non è la prima volta che nella provincia iblea si registrano casi del genere.
«Mi hanno picchiato dopo avermi chiamato “frocio”» riporta Repubblica, dando voce a Francesco. Il quotidiano ricostruisce la vicenda che si è svolta attorno le 14,30, mentre il ragazzo camminava per le vie del centro della sua città per recarsi al luogo di lavoro. «Frocio, frocio» si è sentito dire da un gruppetto di ragazzi, «probabilmente minorenni», aggiunge. «Stavo parlando al telefono e uno di loro mi ha detto di prestargli lo smartphone. Io mi sono rifiutato e mi hanno spinto, sempre insultandomi. Ho reagito e lì si sono scatenati, colpendomi con pugni alla testa».
E intanto le associazioni locali sono intervenute, condannando fermamente l’accaduto: esprime tutta la sua solidarietà Armando Caravini, presidente di Arcigay Siracusa, che ricorda come non sia semplice dichiararsi nelle piccole comunità. E annuncia un flash mob che si terrà proprio a Vittoria, con l’Arcigay locale, per «far capire che la maggior parte della popolazione è con lui, ma anche che esiste un problema omofobia». Sempre dal capoluogo aretuseo, arriva anche la vicinanza dell’associazione Stonewall Glbt: «Gli autori di questo vile gesto, vanno condannati e rieducati» dichiara il presidente Alessandro Bottaro «per impedire loro di mietere altre vittime e creare un corto circuito alla diffusione di una cultura dell’odio e del disprezzo della dignità altrui»
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