Aggressione transfobica, lo scorso sabato, a Bologna ai danni di militanti del Gruppo Trans. A denunciarlo, sui social, la stessa associazione e il suo presidente, Christian Leonardo Cristalli. Secondo le ricostruzioni e secondo quanto dichiarato dallo stesso attivista, il gruppo aveva chiuso la propria sede, dopo una riunione. «Un gruppo di ragazzi era seduto su alcuni scalini più avanti» dichiara. «Gruppo che aveva già infastidito il vicinato, tanto che alcune persone erano alle finestre per invitarli a smettere perché era tardi. Essendo giovani come noi, mentre passavamo abbiamo gentilmente chiesto di non fare molto chiasso. Lì per lì non c’e stato alcun problema, ma non appena hanno capito che eravamo di un’associazione trans sono partiti cori di insulti e parolacce, lanci di patatine e tutte le scatole e confezioni di cibo che avevano».
La dinamica dell’aggressione
Quindi l’escalation della violenza: «Alcuni si sono avvcinati spintonandoci, e in particolare una persona mi è venuta a insultare a un millimetro dalla faccia, con tanta rabbia. A quel punto ho preso il cellulare e ho inziato a registrare per paura che potesse anche prendermi a pugni, e devo dire che ha funzionato perché ha cercato di togliermi il telefono limitandosi a spintonarmi, oltre a darmi un colpo sul braccio, che oggi fa ancora male. Sono stati momenti concitati, nei quali abbiamo avuto molta paura. Un’aggressione senza senso, senza un reale motivo, difficile anche da raccontare».
La necessità di una legge di tutela
Il gruppo di aggressori si è dileguato dopo che le vittime hanno chiamato le forze dell’ordine. «Sporgeremo denuncia» annuncia ancora Cristalli. «Purtroppo non è la prima volta che esponenti dell’associazione o persone del mondo Lgbt subiscono aggressioni, di ogni genere. È per questo che il ddl Zan deve andare avanti e non può rimanere bloccato. Non possiamo avere paura di camminare, o esporci». E su quest’ultimo punto è molto risoluto: «Il mondo Lgbt ha bisogno di una legge che tuteli tutti, affinché nessuno sia più una vittima».
Di seguito, riportiamo il video dell’aggressione pubblicato sui social network da Cristalli e rilanciato da Monica Romano.