Una scelta di pessimo gusto, a voler essere gentili, quella della consigliera e eurodeputata leghista Silvia Sardone. All’indomani della bocciatura della legge contro i crimini d’odio, infatti, ha pubblicato sui social un’immagine con il padre della legge contro l’omo-bi-lesbo-transfobia. Immagine che lo ritrae accanto a Letta e circondato da un alone viola. “Punita l’arroganza di Letta” riporta l’immagine “ddl Zan affossato”.
Perché l’alone viola è un problema
Il pensiero è subito andato alla triste e famigerata pubblicità contro l’Aids degli anni ’80, dove le persone contagiate venivano rappresentate allo stesso modo. Una scelta da sempre ritenuta stigmatizzante: non si colpisce, nella comunicazione, il vero nemico – ossia il virus – ma la persona che lo contrae. Ma l’eurodeputata leghista non deve averci fatto troppo caso e ha pubblicato quell’immagine indecorosa. La consigliera si difende, sulla sua pagina ufficiale, sostenendo che si tratta di una libera scelta di un suo collaboratore e che l’alone viola è stato un accostamento casuale.
Il messaggio di Zan contro Silvia Sardone
La cosa, tuttavia, non è sfuggita al deputato dem. Che ha deciso di querelare la leghista. «Ho deciso di procedere per vie legali contro Silvia Sardone, eurodeputata della Lega finita al centro dell’inchiesta di Fanpage per i suoi legami con ambienti neofascisti» si legge sulla pagina Facebook di Zan. «Sui suoi profili social ha pubblicato questa foto che mi ritrae con l’alone viola, lo stesso delle pubblicità degli anni ‘80 che alimentavano lo stigma contro le persone sieropositive come “malati”, creando una discriminazione odiosa e infondata che ancora esiste». E conclude: «Questa è la stessa Lega che ha applaudito in Senato come allo stadio e con cui alcuni ci chiedevano di mediare sulla pelle delle persone».