Stefano Sannino è il nuovo ambasciatore italiano a Madrid. E fin qui non c’è nulla che faccia notizia: l’avvicendamento degli ambasciatori in giro per il mondo è routine. La particolarità è che Sannino è gay ed ha un marito. Spagnolo. In un’intervista rilasciata al quotidiano spagnolo El Mundo, il diplomatico afferma senza pensarci troppo su che il suo legame più forte con la Spagna è proprio suo marito. Cinquantasette anni, originario della provincia di Napoli, Sannino è ambasciatore a Madrid dallo scorso marzo dopo avere passato 14 anni a Bruxelles alla Commissione Europea e gli ultimi come ambasciatore italiano in Belgio (secondo alcuni, rimosso da Renzi perché ritenuto troppo morbido nei rapporti con l’UE). È stato proprio durante la sua permanenza belga che ha incontrato l’uomo che poi ha sposato, un catalano che lavora anch’egli nelle istituzioni europee.
La prima parte dell’intervista del Mundo si snoda tutta, comprensibilmente, sui legami antichi e contemporanei tra Spagna e Italia, a partire dalle radici mediterranee comuni.
Ad un certo punto la giornalista Maria Eugenia Yague gli chiede: “La sua padronanza del castigliano dice molto delle sue relazioni personali con la Spagna…”. E Sannino risponde: “La relazione più forte con questo paese è mio marito, uno spagnolo di Barcellona che ho conosciuto durante la mia lunga permanenza a Bruxelles dove lavora per una istituzione europea”. Yague prosegue chiedendo se si siano sposati in Spagna “pioniera nel matrimonio tra persone dello stesso sesso”.
L’ambasciatore risponde che si sono sposati in Belgio dove hanno vissuto qualche anno, ma hanno vissuto anche in Italia, per un po’. Seguono alcune domande che si rivolgono tipicamente a proposito di una relazione tra persone di paesi diversi: quale delle due culture prevale, come riescono a gestire il rapporto ora che Sannino vive a Madrid e suo marito a Barcellona e così via. Poi la giornalista gli chiede come il corpo diplomatico italiano abbia preso la notizia del suo matrimonio dato che “il peso della Chiesa Romana in Italia è enorme”. “Molto bene – risponde -. Tutto sta cambiando molto e l’importante è che si stanno riconoscendo i diritti delle coppie di fatto e il matrimonio tra persone dello stesso sesso”.
Poi la giornalista gli ricorda la vicenda dell’ambasciatore francese gay rifiutato dal Vaticano. “Credo che oggi la famiglia sia qualcosa di diverso da ciò che era molti anni fa – risponde Sannino -. La società è diversa, le relazioni tra le persone sono diverse. E la chiesa dovrà riconoscerlo“.
“È importante continuare a lottare per i diritti di tutti – continua Sannino parlando di omofobia -, per l’uguaglianza. Nell’Unione Europea si accetta l’uguaglianza e in particolare in Spagna, tutto questo è normale. È un paese in cui vedo che i diritti delle persone sono molto rispettati e non solo sull’orientamento sessuale, ma in tutte le espressioni”.
L’ultima domanda è sui progetti familiari dell’ambasciatore e del marito, specificatamente sull’idea di avere dei figli. “Non credo che sia nei nostri piani. Non avverto questa necessità e poi sono già grande” dice l’ambasciatore.