Sono un grattuggiatore seriale di mele.
Lo dico senza vergogna, e lo rivendico con orgoglio.
Non mi sento meno “maschio” per questo, né posso offendermi se mai qualcuno potrà pensare di utilizzare il fatto che io grattugi le mele per Luca per attaccarmi.
Penso che ci siano stati momenti della mia vita recente in cui davvero grattugiare una mela per mio figlio, prendermi cura di lui, fosse una priorità.
Più di qualunque altra cosa mi stesse succedendo intorno e di cui io in ogni caso non avrei potuto avere controllo, né le mie parole avrebbero potuto cambiare il corso delle cose o la gravità dei fatti.
Che qualcuno accusi Nichi Vendola di mettere il suo ruolo di genitore davanti ad altri ruoli della sua vita dovrebbe forse farlo sentire inadeguato o in difetto o in qualche modo sminuirlo?
No, sono certo di no.
Tanto più se queste “accuse” arrivano da chi non si fa scrupolo di utilizzare una tragedia enorme in cui sono morte decine di persone per attaccare una famiglia in cui c’è un bambino di pochi mesi.
Io giudizi su questa vicenda davvero non voglio darne (come invece hanno giustamente fatto tante e tanti altri, beccandosi continue minacce di querele), perché credo che si commenti da sola.
Ad maiora!
E come ho già detto a suo tempo, buona vita Tobia Antonio, spero che tu e Luca possiate crescere in una società che diventi presto migliore di questa!