È morto il sindaco di Danzica, Pawel Adamowicz, dopo le conseguenze di un accoltellamento durante un evento pubblico, durante il 13 gennaio scorso. Il politico era noto per le sue posizioni molto progressiste sui migranti ed era anche molto gay-friendly. Aveva, ancora, criticato in diverse occasioni e aspramente la politica dell’attuale esecutivo polacco, di estrema destra e populista.
Nella giornata di ieri, di domenica sera, aveva partecipato ad un evento di beneficenza – come riporta Il Post – ed è stato avvicinato da un giovane uomo appena uscito di prigione che lo ha raggiunto sul palco e lo ha aggredito con un coltello. La motivazione dell’assassino è stata quella di vendicarsi per essere stato ingiustamente carcerato quando al governo c’era il partito del primo cittadino deceduto. Le condizioni di Adamowicz erano apparse subito molto critiche: è stato più volte colpito al cuore e ad altri organi vitali. Portato in ospedale, è poi deceduto.
Il governo polacco, come ricorda ancora Il Post, è uno dei più illiberali d’Europa – e non è un caso che Salvini nei giorni scorsi abbia visitato il paese, in cerca di alleanze elettorali per le prossime europee di maggio – e Adamowicz non ha risparmiato critiche per le posizioni della classe dirigente e la sua politica. Non si hanno ancora elementi per capire se il suo assassino è legato a quegli ambienti populisti e fascistoidi, ma gli osservatori non escludono che questa morte possa essere il frutto della crescente tensione scaturita dal dibattito politico in Polonia.
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