Celebrare una ricorrenza della nostra cultura significa, per noi, rispettare i valori e le tradizioni della società in cui viviamo. Questo al netto del valore, sempre personale e – si spera – rispettabile che ognuno di noi può conferire a una data, un evento, un simbolo. Per tutte queste ragioni, proprio perché diverse sono le sensibilità della comunità che proviamo a raccontare, noi di Gaypost.it vogliamo augurare buone feste nell’accezione più laica del significato.
Recuperare la dimensione umana
Crediamo che l’approccio alle questioni di fede sia un affare complesso e delicato. Viviamo in un tempo e in un luogo dove, purtroppo, le guerre di religione fanno parte del nostro quotidiano e popolano le cronache giornalistiche con notizie di attentati alle nostre vite, prima ancora che alle nostre civiltà. Basterebbe studiare questi processi per renderci conto che dietro ciò che chiamiamo “religione” e “fede” esiste sempre una dimensione profondamente umana. La cultura può aiutarci a togliere armi ai fondamentalismi. Nel nostro piccolo, proviamo a contribuire alla creazione di questa piattaforma comune di saperi. Alla creazione di un nuovo umanesimo.
I nostri auguri
Accanto ai tradizionali auguri, perciò, vogliamo aggiungerne altri: vogliamo augurare, infatti, una visione di sé costruita sulle corde della propria felicità personale. Una felicità che arrivi non solo come promessa futura, ma come realizzazione quotidiana. Pensiamo, ancora, che la piena realizzazione di se stessi/e sia fondamentale per la creazione di un mondo non solo migliore, ma pure pacificato. E riteniamo che per ottenere tutto questo bisogna riaffermare valori come democrazia, libertà, uguaglianza e pieni diritti. Oggi più che mai, visto che queste conquiste sembrano vacillare sempre di più di fronte all’incedere degli eventi. Il nostro augurio di oggi e dei giorni a venire va, perciò, in questa direzione.