Ancora un sì. Ancora un rigetto delle posizioni dell’ex ministro dell’Interno Salvini sulla trascrizione dell’atto di nascita di un bimbo con due mamme.
La vicenda si è svolta a Bari dove la Corte d’Appello ha rigettato il reclamo presentato dal Ministero quando ancora a guidarlo c’era il leader della Lega. In questo modo, i giudici hanno confermato la validità della trascrizione dell’atto di nascita di un bimbo con due madri. Il piccolo, nato in Inghilterra, ora ha tre anni ed è stato partorito dalla mamma inglese.
La cittadinanza italiana
Per le leggi del Regno Unito, è figlio di entrambe le donne, ma il Ministero sosteneva che non essendoci legame biologico con la madre italiana, il suo atto di nascita non poteva essere trascritto in Italia. La teoria è che dato che la cittadinanza italiana si acquisisce per discendenza di sangue, questo non poteva essere il caso. Ma prima il Tribunale e poi la Corte d’Appello hanno dato torto al Ministero e ragione al Comune di Bari che l’atto l’aveva trascritto subito.
Per i giudici d’Appello, riporta l’Ansa, sono prevalenti “il supremo interesse del minore” e “la tutela dei suoi diritti fondamentali, tra i quali spicca il diritto al riconoscimento della genitorialità”.
Due corti rigettano le posizioni di Salvini
Nel giro di pochi giorni, dunque, ben due corti d’appello si sono espresse in favore del riconoscimento di due mamme e contro i ricorsi del Ministero dell’Interno. Lo scorso 30 gennaio, infatti, anche i giudici di secondo grado di Trento avevano emesso una sentenza in questo senso.