Berlusconi torna sulla questione unioni civili e propone l’abolizione della legge, ottenuta dopo più di 30 anni di battaglie del movimento lgbt e un lungo e travagliato iter parlamentare. Una legge che il leader di Forza Italia definisce “sbagliata”.
“La famiglia è una cosa diversa”
Intervistato da Radio Lombardia, l’ex cavaliere ha dichiarato: “Penso che la legge sulle unioni civili sia sbagliata”. Poi ha precisato che “abolire una legge non significa tornare alla situazione precedente, non vogliamo togliere diritti a nessuno ma siamo convinti che la famiglia è una cosa diversa, una unione stabile di un uomo e di una donna orientata alla procreazione”. Le coppie etero, insomma, sono più stabili di quelle dello stesso sesso. E procreano, mentre i gay e le lesbiche non ne sarebbero in grado. Sterili per orientamento sessuale?
I dati Istat su matrimoni, divorzi e nascite
Le rilevazioni dell’Istat del 2016, però, raccontano un’altra realtà. Secondo l’istituto di ricerca, nel 2015 sono stati celebrati in totale (cioè tra civili e religiosi) 194.377 matrimoni. Nello stesso anno si sono registrati 82.469 divorzi (il 57 per cento in più rispetto all’anno precedente) e 91.706 separazioni. Seguendo il ragionamento di Berlusconi, quelle separate non sarebbero famiglie.
Sempre l’Istat ci dice che nel 2015 (prendiamo lo stesso anno per omogeneità) le nascite sono state 488 mila, “quinto anno consecutivo di riduzione della fecondità”, con una media di 1,35 figli per ogni donna. Un dato che cala ancora nel 2016 quando si sono registrate 473.438 nascite.
L’unicità della famiglia
“Non diamo giudizi morali su nessuno – ha proseguito Berlusconi durante l’intervista -, lo Stato non deve mai entrare nelle scelte di vita personale, ma difendiamo l’unicità della famiglia”. Una convinzione talmente profonda, quella dell’unicità della famiglia che lui è già a quota tre.