Un preside gay racconta il tenero supporto dei suoi studenti dopo essere stato bersaglio di graffiti omofobi, fuori dalla scuola.
IL PROTAGONISTA E GLI INSULTI
Miles Wallis-Clark è il preside della scuola elementare Hotspur di Newcastle, in Gran Bretagna. La scorsa settimana, dopo quindici anni di insegnamento nella stessa scuola, ha scoperto i graffiti che riportavano insulti omofobi. Una cosa mai successa prima.
IL RACCONTO
Wallis-Clark ha affidato al bollettino scolastico il racconto di questo episodio spiacevole.
«Questa settimana alcuni di voi avranno visto gli insulti omofobi e infamanti sul mio conto all’entrata della scuola – scrive il preside -. Mi ha fatto male e ed è stato spiacevole. Stiamo affrontando questo crimine d’odio in modo appropriato e abbiamo dei sospetti sui colpevoli».
Il preside ha poi continuato: «Essere attaccati per quello che si è una esperienza orribile. Alcune persone si chiedono a cosa serva il Pride o a cosa serva lavorare sull’uguaglianza e la diversità nelle scuole. Ce n’è bisogno quando c’è questo tipo di odio nella nostra comunità».
«MI SENTO DANNEGGIATO»
«Come mi sento – ha proseguito -? Se devono essere onesto un po’ danneggiato. Qualche volta arrabbiato, altre volte piuttosto triste. Comunque il supporto che sto ricevendo da tutti è grandioso».
E ancora: «Ci sono persone che subiscono misoginia, violenza domestica e tanto altro e non vedono via d’uscita. Ecco perché dobbiamo dare importanza a queste questione. Altri ancora hanno esperienze ben peggiori. Ci sono membri della nostra comunità scolastica che subiscono il razzismo ogni giorno e ne hanno paura ogni volta che aprono la porta».
LA SORPRESA DEGLI ALUNNI
Lunedì, tornando a scuola, il professor Wallis-Clark è rimasto a bocca aperta per quello che ha trovato ad accoglierlo. I suoi scolari avevano dipinto cuori arcobaleno e li avevano appesi insieme ad alcune bandiere, sempre arcobaleno, fuori dalla scuola. Gli sono anche arrivati messaggi di supporto e vicinanza.
Al giornale locale ha raccontato di essere un uomo gay che non ha mai fatto mistero della sua omosessualità a scuola. «Sono sempre stato molto aperto nel parlarne e in quindici anni non mi era mai successa una cosa del genere – ha dichiarato -. Ma da un crimine d’odio è nata una cascata d’amore».
IL RINGRAZIAMENTO SOCIAL
Sulla pagina Facebook della scuola il preside ha postato un messaggio: «Vorrei ringraziare tutti quelli nella comunità scolastica per la fantastica iniziativa di supporto in risposta a quanto ho scritto sul bollettino. Sono stato sommerso da messaggi, immagini, cartoline…».
Il preside si è dichiarato commosso: «Mi sono commosso per le decorazioni ai cancelli di entrata lunedì mattina. Questo ha fatto diventare un evento orribile in qualcosa che mi ha scaldato il cuore e che mi ha ricordato in che fantastica comunità scolastica viviamo».
IL RACCONTO AL GIORNALE
Al Chronicle, giornale locale, Wallis-Clarke ha raccontato: «Abbiamo quattro entrate principali alla scuole e ognuna di queste è stata decorata con cuori è bandiere. È adorabile».
Ha raccontato che l’incidente gli ha ricordato l’importanza di insegnare la diversità. È fiero dei suoi ragazzi e di come hanno risposto così velocemente a questo atto di omofobia.
L’INSEGNAMENTO DELLE TEMATICHE LGBTQ+ IN UK
Il tema dell’insegnamento di temi Lgbtq+ in Gran Bretagna è stato fortemente contestato ultimamente. Ci sono state proteste dei genitori fuori dalle scuole, soprattutto a Birmingham.
Il governo inglese ha deciso a inizio anno che dal settembre 2020 tutte le scuole secondarie, le nostre medie, dovranno insegnare agli studenti il significato di orientamento sessuale e identità di genere. Nelle scuole elementari, invece, sarà richiesto di insegnare i diversi tipi di famiglia. Incluse, ovviamente, quelle Lgbtq+.