Il Tribunale di giustizia di Rio de Janeiro ha confermato una condanna a carico del presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, per dichiarazioni omofobe: lo rende noto Rio Times, sottolineando che, in base alla condanna, il capo di Stato dovrà pagare 150 mila reais (43 mila euro) per danni morali.
I fatti risalgono al 2011, quando Bolsonaro era parlamentare di Brasilia: alla domanda su cosa avrebbe fatto se avesse avuto un figlio gay, l’allora deputato rispose che questo non sarebbe mai successo perché i suoi figli avevano ricevuto “una buona istruzione”.
Il rosario di dichiarazioni omofobe firmate da Bolsonaro è lungo. Nel giugno 2011 aveva dichiarato: “Sarei incapace di amare un figlio omosessuale. Non sarò un ipocrita: preferirei che mio figlio morisse in un incidente piuttosto che presentarsi con un tipo con i baffi”. Andando ancora più indietro, al 2002, affermò: “Se vedo due uomini che si baciano per strada, li uccido”. Più recentemente, nel mese di aprile ha fatto discutere l’ultimo affondo alla comunità Lgbt rilasciare a “Crusoé magazine”: “Se pensi di venire qui e fare sesso con una donna, vai per la tua strada. Il Brasile non può essere il paese del mondo gay, del turismo gay”, ha aggiunto.
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