Sarebbe una storia di ordinario bullismo a sfondo omofobico, quella di uno studente del milanese che è stato bersagliato dai suoi compagni di classe dopo il suo coming out, a scuola. Ordinario bullismo se non fosse che anche un docente, oltre agli altri ragazzi, ha partecipato all’opera di persecuzione contro l’allievo. Tanto che – dopo la denuncia del ragazzo – è intervenuta direttamente la dirigenza, sia nei confronti degli altri allievi, sia contro il professore stesso.
La denuncia dei Sentinelli di Milano
La denuncia arriva dai Sentinelli di Milano: «Da almeno sei mesi, all’interno di una classe» dichiara l’associazione «Daniele è preso di mira da alcuni compagni a causa del suo dichiarato orientamento sessuale». Il tutto, continua il comunicato «nell’indifferenza di alcuni insegnanti e addirittura con la complicità di uno di loro». Il ragazzo, si legge ancora, « è stato più volte apostrofato con chiari riferimenti di stampo fascista e omofobo tipo “I froci devono bruciare tutti”» ed «è stato spettatore suo malgrado di una scena in classe nella quale venivano esaltate dichiarazioni violentemente ostili del neo ministro della famiglia Lorenzo Fontana».
Parole choc da un docente: “I froci noi li massacriamo”
Il docente coinvolto, per altro, avrebbe apostrofato in modo molto duro il ragazzo, dicendo che a casa sua «i froci li cerchiamo e li massacriamo». Il ragazzo ha sottolineato, per altro, la totale incapacità da parte della sua classe di accoglierlo. Preoccupa, ancor di più, l’atteggiamento dell’insegnante, la cui violenza verbale e il comportamento fanno dubitare delle sue capacità professionali e di essere in grado di ricoprire quel ruolo. Tanto che la stessa dirigenza ha reagito, abbassando la condotta di alcuni allievi e prendendo provvedimenti contro il professore coinvolto.