Un’aggressione omofoba è avvenuta a Cagliari, sabato scorso. La denuncia arriva dallo stesso ragazzo vittima della violenza. “Sabato 3 agosto, alle 20.20, in piazza Matteotti a Cagliari ho subito un’aggressione da parte di tre ragazzi mai visti prima – scrive il ragazzo, un 21enne, sul proprio profilo Facebook -. È iniziata con i soliti insulti omofobi davanti all’uscita della stazione Arst, ed è purtroppo proseguita in qualcosa di più”.
“I tre mi hanno seguito fino al capolinea del bus M, sul quale sono salito credendo di essere al sicuro – prosegue -. Dopo essersi avvicinati alla porticina del mezzo hanno cominciato a minacciarmi. A quel punto ho chiamato la Polizia con l’intenzione di spaventarli. Ho ottenuto esattamente l’opposto. Sono stato spinto più volte, mi sono state messe le mani nel collo e sono stato spinto all’indietro, ho ricevuto sputi sul viso e sulla maglietta e mi è stato rubato il tabacco che avevo in tasca, fin quando il pullman non è partito e i tre, per fortuna, sono rimasti fuori”.
“Tutto è avvenuto davanti alle tante persone sopra e fuori dal mezzo – sottolinea il giovane -. Nessuno è intervenuto, in nessun modo. In realtà nessuno ha neanche guardato. Io sto bene, non ho riportato alcun danno fisico, ma non si può dire lo stesso del dolore psicologico che questo mi ha causato. In vita mia non mi sono mai sentito tanto ferito e umiliato come in quel momento e senza che io avessi alcuna colpa. Non smetto di pensarci nemmeno un attimo da quando è successo. Fa veramente tanto male sapere di essere un continuo bersaglio dell’ignoranza e della cattiveria nel momento in cui trovi semplicemente il coraggio di essere esattamente te stesso, senza filtri. Sono estremamente stanco di dover combattere costantemente per avere rispetto da chiunque indipendentemente dal mio modo di essere o vestirmi. Sono stanco della costante insicurezza nel camminare in strada con il mio ragazzo. Sono estremamente stanco di qualsiasi azione omofoba o discriminatoria”.
“In tutto questo sono stato sicuramente fortunato – scrive ancora -, in quanto a molt* altr* le cose vanno molto peggio e ho avuto un amorevole sostegno da tante belle persone alle quali sono immensamente grato”.
Da ciò ho tuttavia imparato tanto. Vi prego – conclude la vittima dell’aggressione – non rinunciate a niente per la paura, piuttosto agite contro di essa. Non abbiate paura di parlarne e non vergognatevi mai, nemmeno per un secondo, di essere quello che siete”. Del resto, lui stesso aveva iniziato il suo racconto spiegando di averci pensato a lungo prima di farlo. “Dopo il prezioso consiglio di tante persone mi sono convinto che non fosse solo giusto, ma doveroso parlare” scrive.
Il giovane ha sporto denuncia e ora sull’aggressione indaga la polizia.
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