Un’altra regione dice sì alla legge contro l’omofobia, la transfobia, la lesbofobia e la bifobia. E’ la Campania che ha approvato poco fa la sua legge per contrastare le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.
Sono stati 34 i voti a favore e 1 solo contrario, ma dal testo è stata stralciata la parte che riguardava la violenza contro le donne.
Per il presidente di Arcigay Napoli si tratta di “una giornata storica” per la Campania e una vittoria delle associazioni lgbt+. Nelle scorse ore, una delegazione di attivisti aveva consegnato oltre 2000 firme a supporto della norma raccolte nei giorni scorsi con una petizione.
La legge, composta da 13 articoli, istituisce un osservatorio che ha il compito di raccogliere i dati e monitorare gli episodi e i fenomeni di violenza e discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere: inoltre si occupa, in collaborazione con altri enti, organismi e associazioni per prevenire e contrastare l’omolesbobitransfobia.
Come tutte le altre leggi regionali di questo genere, quella campana non si occupa di materia penale e di reati, ma di prevenzione e interventi culturali e di formazione.
Per Sannino, il voto del Consiglio Regionale della Campania è “un segnale chiaro e preciso al legislatore nazionale”. Il riferimento è alla legge Zan, che è arrivata alla Camera lo scorso 3 agosto e che sarà discussa a settembre.
L’approvazione del testo è uno degli ultimi atti del Consiglio. La Campania, infatti, tornerà al voto il prossimo 20 settembre.
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