Il Consiglio regionale campano ha approvato quasi all’unanimità una mozione che chiede alle università campane di attivare la carriera alias per le persone trans. Il testo, cioè, chiede alle università del territorio regionale di permettere a studenti e studentesse in transizione di utilizzare il libretto con il nome scelto. Il nuovo libretto può essere usato in tutte le situazioni pubbliche e aiuta a combattere lo stigma perché corrisponde all’aspetto fisico, oltre che dalla loro identità di genere.
La mozione è stata presentata dal consigliere Carmine De Pascale, eletto con la lista “De Luca presidente”. Il voto, dicevamo, è stato quasi unanime. Si è registrata, infatti, una sola opposizione: quella di un consigliere di Fratelli d’Italia.
“Fronte unico per i diritti”
“Un fronte unico in difesa dei diritti civili – sottolinea in una nota Arcigay Napoli -, maggioranza e opposizioni insieme per rendere la nostra regione più accogliente e inclusiva, per difendere la dignità e la felicità dei propri cittadini e delle proprie cittadine”.
L’associazione sottolinea la “sensibilità e alla tenacia del Generale De Pascale che ha voluto raccogliere da subito le istanze presentate da Arcigay Napoli di quella parte della comunità più sensibile e maggiormente condizionata dallo stigma sociale, cioè quella transgender”.
L’estensione ai corsi di formazione
Il testo è stato poi integrato da una proposta dell’assessora Chiara Marciani che prevede di “incentivare gli enti formativi campani alla predisposizione di apposita procedura alias per persone in transizione di genere, finalizzata a tutelare la loro identità sessuale nell’ambito della frequenza dei corsi di formazione”.
“È una mozione importante – ha sottolineato l’Assessora Chiara Marciani – non solo per il contenuto. Averla arricchita, estendendo la mozione a tutti i percorsi professionalizzanti post diploma, allarga la platea dei possibili destinatari”.
Nessun obbligo per le università
Certo la mozione non comporta alcun obbligo per gli atenei, che rimangono liberi di regolamentare la loro vita interna come meglio credono. Funge, però, da stimolo perché, come hanno già fatto molte università in tutta Italia, si muovano in questa direzione.
“Abbiamo impegnato – ha dichiarato De Pascale subito dopo il voto – il governo regionale ad indirizzare le Università affinché adottino questa procedura a tutela della dignità degli studenti che affrontano un percorso di transizione sessuale. Siamo soddisfatti. Il consiglio regionale ha fatto il suo dovere”
Un altro passo
“Dopo l’adesione alla rete READY – ha commentato Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli – questa mozione rappresenta un altro punto centrato della piattaforma politica programmatica che le associazioni LGBT fecero sottoscrivere al Presidente De Luca e che fu sostenuta anche dagli altri quattro candidati. Ora diritti verso il punto principale di quella piattaforma, la legge regionale contro omofobia e transfobia, depositata da mesi nella Commissione VI, legge fortemente voluta dal Generale De Pascale e sostenuta dal Presidente De Luca”.
Le persone trans, per la prima volta in Regione
“Ho assistito – ha aggiunto Daniela Lourdes Falanga, responsabile per le politiche Trans dell’associazione – ad un momento di grande partecipazione e fervore arrivato dopo ore e al termine del consiglio regionale. Un’attesa che faceva pressione anche sui miei ricordi e su tante vite incontrate e intuite, condizionate e rassegnate dalla negazione dell’identità”. “Ho sentito parlare di persone transgender all’interno di un Consiglio regionale per la prima volta in Campania – ha sottolineato Falanga -, e non riesco a tacere l’esultanza delle emozioni nei gesti dopo rincorse e attese di anni. Ora si deve pensare alla legge regionale contro l’omotransfobia e questo segna un traguardo che ci lascia ben sperare”.