Secondo il governo guidato da Giorgia Meloni, l’ordinanza del Tribunale di Roma sulle carte di identità “presenta evidenti problemi di esecuzione e mette a rischio il sistema di identificazione personale”.
Repubblica riporta una dichiarazione attribuita a “fonti di Palazzo Chigi”. “L’ordinanza del Tribunale civile di Roma sulla qualifica di genitore nella carta di identità elettronica risale al 9 settembre 2022 e non è stata impugnata dal ministero dell’Interno – si legge -. La decisione sarà esaminata dal governo con particolare attenzione perché presenta evidenti problemi di esecuzione e mette a rischio il sistema di identificazione personale”.
Cosa intenda Palazzo Chigi, sarà chiaro se e quando prenderà delle decisioni sull’indicazione dei genitori sulle carte d’identità dei minori.
Salvini: “Non ho parole”. Cirinnà: “Piantedosi prenda atto”
Intanto, sulla vicenda si è espresso l’autore del decreto sulle carte d’identità contestato, l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Illegali o discriminanti le parole MAMMA e PAPÀ? Non ho parole, ma davvero” ha scritto su Twitter Salvini nel tardo pomeriggio si oggi.
“Il decreto voluto da Matteo Salvini quando era Ministro dell’Interno e, mi dispiace dirlo, mai modificato in seguito nonostante le tante sollecitazioni del Parlamento e le rassicurazioni fornite dai successivi Governi, è illegittimo e non deve essere applicato – ha scritto sulla sua pagina Facebook Monica Cirinnà, responsabile Diritti del Pd -. Ringrazio Famiglie Arcobaleno e Rete Lenford che, con determinazione e competenza, hanno portato avanti questa battaglia: il cammino dei diritti prosegue grazie a loro. Il Ministro Piantedosi ne prenda atto ed elimini una volta per tutte questa odiosa discriminazione, che colpisce prima di tutto le famiglie arcobaleno”.
Grassadonia (SI): “Tutelare bambine e bambini nei loro affetti”
Per Marilena Grassadonia, responsabile Diritti e Libertà di Sinistra Italiana, siamo davanti alla “ennesima sentenza che rende “giustizia” alle tante famiglie arcobaleno che vivono nel nostro Paese”. Sinistra Italiana ha depositato in Parlamento il disegno di legge che rende le famiglie arcobaleno uguali, sul piano dei diritti, alle altre. “Vogliamo appunto ribadire come il faro della nostra azione politica sia la realtà – spiega Grassadonia -. La realtà delle composizioni familiari che vivono nel nostro Paese. Bambini e bambine in carne ed ossa che vanno tutelate nei loro affetti. Genitori che chiedono solamente di assumersi le proprie responsabilità fin dal primo istante di vita dei loro figli e figlie”.
“Noi ci saremo – conclude – come sempre a fianco della comunità lgbtqia+. Faremo di tutto per rendere questo nostro Paese un luogo più giusto per tutt*. Un Paese in cui anche i figli e le figlie delle famiglie arcobaleno possano godere di tutti i diritti e poter essere così orgoglios* di essere cittadin* italian*”.