E CasArcobaleno compie il suo primo anno di vita. La realtà torinese che raccoglie moltissime associazioni locali, da Arcigay all’Uaar, passando per Famiglie Arcobaleno, Quore e altre che lavorano nell’ambito del volontariato, della cultura e dei servizi alla cittadinanza, festeggia in grande il suo primo compleanno con una serie di iniziative ricreative, culturali e politiche.
Si comincia proprio oggi, alle 20.00, con una festa in via Lanino 3/a, con buffet, dj-set e con il tradizionale taglio della torta. Domani invece le associazioni di CasArcobaleno si faranno conoscere in un open day per la città, mentre alle 19.00 Tekhné Teatro presenterà lo spettacolo [OMISSIS] non dimenticare, sulla storia della Costituzione italiana.
Lunedì 25 aprile, infine, è prevista la partecipazione alla fiaccolata organizzata dall’ANPI di Torino: la partenza è prevista da piazza Arbarello per arrivare in piazza Castello. Data non casuale, visto che si vuol tener fede, in tal modo, all’impegno antifascista sottoscritto in occasione dell’inaugurazione della Casa. Il giorno della Liberazione dal nazi-fascismo, infatti, è anche quello dell’inaugurazione della sede. Scelta simbolica che lega le questioni Lgbt ad un giorno fondamentale per la storia italiana e per la nostra stessa democrazia.
Nel corso di quest’anno, per altro, CasArcobaleno si è distinta per aver potenziato gli sportelli di accoglienza, ascolto, mutuo aiuto e consulenza, fornendo oltre seicento ore di apertura e assistenza gratuita, per aver lavorato sulle tematiche della salute, con il progetto SanArcobaleno per la prevenzione dell’Hiv e delle infezioni a trasmissione sessuale e per aver costituito un punto di incontro e di aggregazione della comunità arcobaleno torinese, attraverso presentazioni di libri, proiezioni cinematografiche, esposizioni e l’organizzazione di eventi quali, fra i tanti, il Festival Diffuso delle Arti Performative.
Un luogo, insomma, che rende più ricca una città già ricca di storia e di cultura come il capoluogo piemontese. Una realtà che rende più bella la gay community a cui tutti e tutte noi apparteniamo.