Il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci ha iscritto all’anagrafe del suo comune i figli di due coppie di donne. Si tratta di tre bimbe, di cui due gemelle, che adesso hanno ufficialmente due mamme. Il primo passo è stato registrarle con la sola madre biologica per poi annotare anche la seconda mamma. In ogni caso, tutte e due le madri risultano sui certificati delle bambine.
“Nel rispetto della Costituzione”
“L’ho fatto in segno di rispetto della Costituzione – ha dichiarato Pascucci in una nota trasmessa all’Ansa – su cui noi sindaci giuriamo quando veniamo scelti dai cittadini per amministrare le città. Quella Costituzione che invoca l’uguaglianza dei diritti che vanno garantiti a tutti”.
Pascucci ha reso nota l’iscrizione delle bimbe per esprimere solidarietà al sindaco di Fiumicino Esterino Montino e alla moglie, la senatrice Monica Cirinnà che nei giorni scorsi sono stati oggetto di minacce di matrice fasciste. Su un muro di piazzale Mediterraneo, a Fiumicino, è infatti comparsa la scritte “Montino e Cirinnà ve dovrebbero impiccà” accompagnata da un fascio littorio stilizzato, simbolo solitamente usato da organizzazioni neofasciste.
Sul fatto indagano sia la polizia di Fiumicino sia la Digos di Roma.
“Un oltraggio alla Costituzione”
Secondo alcuni, all’origine della scritta ci sarebbe proprio l’iscrizione all’anagrafe di una bimba con due mamme che Montino ha firmato qualche giorno fa.
“Ritengo le gravi minacce subite dal Sindaco di Fiumicino e dalla moglie – dichiara il sindaco di Cerveteri – un grave atto di oltraggio alla nostra Costituzione e il segno evidente di un clima di odio e intolleranza che si sta sempre più diffondendo nel Paese”. “In Italia – continua Pascucci – ci sono persone che vogliono impiccare non solo chi la pensa diversamente ma chi, come il sindaco Montino, ha il coraggio di applicare la Costituzione italiana riconoscendo i diritti alle persone”.
“Salvini indaghi”
“Mi auguro che il ministro Salvini, sempre attento alla legalità – conclude – intervenga con forza per punire gli autori di questo gesto vile che offende non solo il sindaco di Fiumicino e la senatrice Cirinnà, ma un intero Paese che ogni giorno lotta per garantire i diritti e l’uguaglianza dei cittadini tutti dinanzi alla legge”.