A quasi una settimana dal “corteo funebre” di Forza Nuova che ha sfilato per le strade di Cesena mentre si celebrava una unione civile, la città scende in piazza per dire no all’omofobia. Se da una parte, infatti, organizzatori e partecipanti al corteo sono stati denunciati tutti (18) perché la manifestazione non era autorizzata, dall’altra era necessaria anche una risposta della città che andasse oltre la mera questione legale e condannasse il gesto politicamente.
“C’èsena – C’è famiglia – C’è accoglienza“ è il nome scelto per la manifestazione che si terrà domani alle 17 a Piazza del Popolo, organizzata dall’associazione Rimbaud Lgbtqie Cesena e dai Giovani democratici. All’iniziativa hanno aderito, tra gli altri, anche Amnesty International Cesena, Arcigay “Alan Turing” di Rimini, Arcigay “Frida Byron” di Ravenna, l’Arci di Cesena, la Rete degli Studenti Medi, Tratti di Donna (Progetto dell’Associazione L’Aquilone di Iqbal) e Un secco No di Forlì, l’Anpi e la Cgil.
“Non ci lasceremo intimorire”
“I recenti episodi di violenza simbolica e di intimidazione contro una coppia omosessuale che stava festeggiando il giorno della propria Unione Civile – si legge nell’appello lanciato dagli organizzatori – sono di una gravità inaudita e fanno seguito ad altri gravi episodi di intolleranza, talvolta sconfinati nel razzismo, avvenuti contro i migranti e i senza fissa dimora nelle scorse settimane”.
“Non ci lasceremo intimorire di fronte a questi vili atti di prepotenza – continuano – ma ci impegniamo a denunciarli e contrastarli, sperando di trovare nelle istituzioni e nelle forze dell’ordine un importante alleato per evitare il perpetrarsi di questo clima”.
L’adesione della giunta comunale
Domani in piazza con le associazioni ci sarà anche la giunta comunale che in una nota ha comunicato la sua adesione all’evento. “L’11 febbraio è una data importante per la Cesena inclusiva, democratica, generosa – si legge nella nota -; la Cesena per la quale il rispetto e la dignità delle persone, indipendentemente dalla nazionalità, dall’orientamento sessuale, dalla posizione sociale, vengono prima di tutto; la Cesena che guarda con attenzione agli ultimi; la Cesena nella quale ci riconosciamo e, come noi, certamente si riconosce la maggior parte dei cesenati. Per questo, speriamo che tanti scelgano di partecipare alla manifestazione che si terrà sabato, a partire dalle ore 17,00, in piazza del Popolo, per dimostrare quanto siano vivi e importanti per noi cesenati i valori della convivenza, della solidarietà, del rispetto reciproco”.
La solidarietà dai comuni limitrofi
Insieme alla giunta di Cesena, hanno anche garantito la loro presenza i sindaci e i rappresentanti dei comuni limitrofi. A piazza del Popolo ci saranno i sindaci Marco Baccini (Bagno di Romagna), Ermes Battistini (Longiano), Luciana Garbuglia (San Mauro Pascoli), Matteo Gozzoli (Cesenatico), Monica Rossi (Mercato Saraceno), Roberto Sanulli (Gambettola), ed i vicesindaci Nicola Della Pasqua (Savignano sul Rubicone) e Fabio Molari (Montiano). “Si tratta di un segnale forte che questo territorio lancia con determinazione – concludono gli amministratori cesenati -: le recrudescenze di intolleranza ed oscurantismo da noi non trovano cittadinanza“.
È giusto che vengano ricacciati da dove hanno avuto il ciraggio di uscire. Dalle fogne.