«It’s all closed! Oggi 25 novembre, per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, saracinesche abbassate per denunciare il rischio di chiusura che vivono molti spazi delle donne e per le donne in Italia».
Con queste parole l’associazione ActionAid ha deciso di chiudere per la giornata di oggi il suo sito e di lanciare la campagna #Closed4women. La campagna, partita da Milano, ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica in difesa dei diritti delle donne. Proprio per questo stamattina le serrande di alcuni negozia di via Spallanzani, in zona Porta Venezia, rimarranno chiuse. Sulle saracinesche compaiono otto murales dipinti dalla street artist Ale Senso.
Presente stamani anche il sindaco di Milano, Beppe Sala. «Milano difende concretamente i diritti delle donne – ha detto – sostenendo con risorse proprie i centri antiviolenza, da quelli storici agli ultimi nati, e nove case rifugio dove le vittime di maltrattamenti sono accolte e protette. Vogliamo che qualunque donna che vive una situazione di isolamento e di paura trovi il coraggio per chiedere aiuto: non la lasceremo da sola. È un messaggio che intendiamo rinnovare, anche oggi e con forza, ringraziando tutti coloro che, come ActionAid, sostengono battaglie di sensibilizzazione affinché non vengano meno le risorse e si rafforzino la cultura del rispetto e la condanna di ogni atto violento, verbale o fisico. Noi ci siamo».
Action Aid fa il punto sulla situazione nel nostro paese: «In Italia sono oltre 43000 ogni anno le donne che chiedono aiuto ai centri antiviolenza. I fondi previsti dal governo, anche se in aumento rispetto agli anni precedenti, non sono sufficienti e soprattutto arrivano con estremo ritardo. Ad oggi – secondo il rapporto di monitoraggio dei Fondi nazionali che abbiamo realizzato – è stato erogato solo il 34% dei 12,4 milioni stanziati nel 2017, lo 0,39% dei fondi 2018, mentre non è ancora stato emanato il decreto di ripartizione del 2019. A queste condizioni, si condannano i centri a una continua precarietà, esponendo alcune strutture addirittura al rischio di chiusura, privando le donne del diritto di essere assistite».
L’iniziativa vuole anche presentare casi di centri che stanno resistendo a questa situazione di precarietà. Come “Ala Sportello Trans” di Antonia Monopoli. Uno spazio rimasto attivo per dieci anni nella città di Milano e finanziato principalmente da fondi stanziati dalla Chiesa Valdese. Dallo scorso luglio, però, è chiuso come molti altri spazi in Italia a causa della mancanza di fondi. Ed anche il racconto di Simona Ammerata della Casa delle donne Lucha y Siesta di Roma, uno spazio che ha un ruolo molto importante per la promozione e la tutela dei diritti delle donne e che è tragicamente sotto sgombero.
Ambasciatrici di #Closed4Women sono le attrici Amanda Sandrelli e Lunetta Savino, che manifestano il loro sostegno alla campagna e l’importanza delle battaglie per i diritti delle donne.
#Closed4Women ha anche uno sviluppo online. Una delle azioni social è curata da Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, che posteranno sui loro canali social una Morgana speciale: la storia di Simona Ammerata. Una Morgana che non ha paura di nulla.
«Da stamattina anche i nostri profili social e il sito sono metaforicamente chiusi per dare spazio al messaggio di campagna. Chiunque può sostenere l’iniziativa condividendo sui propri profili social l’immagine della saracinesca rossa simbolo della campagna, con l’hashtag #closed4women», fanno sapere da Action Aid. Che aggiunge: «È inoltre possibile sostenere concretamente la nostra azione di contrasto alla violenza sulle donne con una donazione».
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