Con sei voti a favore e tre contrari, qualche ora fa la Corte Costituzionale della Colombia ha legalizzato il matrimonio egualitario. La decisione storica per il paese è stata emessa “per tutelare i diritti di uguaglianza delle coppie gay e lesbiche”, nonostante le poplemiche delle settimane precedenti animate da questioni religiose.
Il magistrato Alberto Rojas si è intestato la battaglia in difesa dei diritti e dell’uguaglianza fino alla vittoria di oggi con la decisione storica.
“Le coppie omosessuali sono vittime della violazione del loro diritto all’uguaglianza quando si impedisce loro di sposarsi allo stesso modo in cui lo fanno le coppie formate da un uomo e una donna” scrive la Corte.
Non appena si è appresa la notizia, la festa è esplosa per le strade della Colombia dove la comunità omosessuale colombiana si è riversata per festeggiare e applaudire alla determinazione della Corte che ha voluto portare la Colombia ai livelli dei paesi più civili del mondo.
Di tutt’altro segno la reazione della chiesa cattolica e di alcuni partiti conservatori che hanno annunciato battaglia legale per ribaltare la decisione della Corte.
A novembre del 2015 era stata sempre la Corte Costituzionale ad estendere alle coppie gay (che potevano già unirsi civilmente) il diritto all’adozione.
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