La tomba di Carlo Annoni, infermiere gay morto a 61 anni lo scorso aprile, sarebbe “troppo appariscente” al punto che il gruppo consiliare di Forza Italia di Mariano Comense, nel cui cimitero l’uomo riposta, ha presentato una mozione.
La tomba realizzata dal marito
A realizzare la tomba è stato il marito di Carlo, Corrado Spanger. Entrambi erano attivisti di Arcigay e si erano sposati a Londra quando ancora in Italia non esistevano neanche le unioni civili. Spanger ha raccontato di avere fatto costruire la tomba esattamente come la voleva il marito: azzurra e gialla, di una certa forma e dimensioni e con le foto sia di Annoni da solo che insieme al marito.
“L’amore gay regala una vita a colori”
“Carlo e io abbiamo voluto far capire che l’amore gay non ha in sé nulla di male, ma anzi regala una vita a colori” ha dichiarato. I due si erano poi uniti civilmente subito dopo l’approvazione della legge.
Ma per Forza Italia quella tomba non va bene: i colori sono troppo sgargianti. Per questo, nella mozione il gruppo consiliare chiede dei “stabilire un piano dei colori che impedisca la presenza di tinte troppo vistose nel cimitero di Mariano”.
“Forza Italia contro l’azzurro: curioso e stupido”
“Quanto ai demagoghi politici – ha commentato Spanger sul suo profilo Facebook -, a cui dà fastidio il colore del cielo e il colore del sole, che la richiesta di proibire il colore azzurro venga dagli azzurri di Forza Italia è assai curioso e alquanto stupido”.
Sulla vicenda interviene Arcigay Varese, che è competente per territorio. L’associazione ha espresso solidarietà a Spanger.
Arcigay: “Ritirate la mozione”
“Crediamo che ognuno abbia il proprio diritto di determinare, come meglio crede, il modo di commemorare una persona scomparsa – scrive in una nota Arcigay -. La mozione presentata da Forza Italia è indelicata e fuori luogo” – dichiara Giovanni Boschini, presidente Arcigay Varese – Chiediamo di ritirare la mozione, evitando di continuare in questa battaglia insensata. Venga rispettata la volontà di Carlo e Corrado. Chiediamo inoltre a tutte le forze politiche del territorio, se la mozione non verrà ritirata, di osteggiarla con forza”.