Quando manca meno di una settimana all’inizio del Congresso delle Famiglie di Verona, continuano le prese di posizione contro un evento considerato un pericolo per i diritti delle donne e delle persone lgbt+.
“La Lega i movimenti estremisti di destra, quelli che si rifanno dichiaratamente al fascismo e si nutrono di razzismo, sono uniti da un patto – afferma Pippo Civati, fondatore di Possibile -. Il lavoro è stato portato avanti negli anni, in particolare nei mesi scorsi, con il ministro Fontana molto attivo, attraverso la sponda del sindaco di Verona Sboarina”. Non è un caso, dunque, che proprio Verona sia stata scelta come sede per il congresso. Un appuntamento “dove la Lega fa gli onori di casa, per consolidare ulteriormente questi rapporti che tengono insieme i fascisti dichiarati, i razzisti e i nazionalisti – prosegue Civati -. C’è aria di Salò in tutto questo”.
“Un laboratorio pronto ad essere esportato”
“Ma il laboratorio di Verona – aggiunge – è pronto per essere esportato in tutto il Paese, come emerge dalle inchieste giornalistiche, attraverso sigle e associazioni semi sconosciute ma che hanno obiettivi ben definiti: il ritorno al nazionalismo, la cancellazione dei diritti costituzionali e la distruzione dell’Unione europea”.
Proprio oggi l’Espresso pubblica una lunga inchiesta a firma di Elena Testi e Federico Marconi in cui si ricostruiscono i legami tra la Lega di Salvini e la galassia delle organizzazioni di estrema destra, da nord a sud.
“Serve una visione alternativa”
“È necessaria la mobilitazione contro questo progetto devastante – conclude Civati -. Una risposta che deve partire da Verona, in piazza sabato prossimo, ma deve proseguire nella costruzione di una visione alternativa. Un cambiamento che metta al centro le donne, l’ecologia, i diritti, seguendo l’appello lanciato nei giorni scorsi a partire una lista femminista alle Europee”.