“A solito, di sesso non si parla mai”. E l’emergenza Covid-19 non fa eccezione. Per questo, dopo le tante sollecitazioni arrivate, CondividiLove ha lanciato una campagna che sensibilizzi sulla questione degli incontri occasionali durante l’isolamento a cui il coronavirus ci costringe.
Bisogna stare a casa il più possibile: è questo l’imperativo che viene ripetuto in continuazione dalle autorità politiche e sanitarie. In questa fase, i distanziamento sociale, ridurre il più possibile i contatti con gli altri è diventato di vitale importanza.
Fottiamo il coronavirus
Questo, per chi è abituato agli incontri casuali, significa anche astenersi dal sesso.
“Ve lo diciamo così, senza pudore, così magari vi entra anche in testa – recita il testo abbinato alla campagna -. L’astinenza in quarantena è dura per tutti. Ma proprio perché continua ad alzarsi, il numero dei casi, noi dobbiamo cercare di starcene fermi a casa nostra, con le mani in mano. Cioè, le mani le possiamo muovere, basta non toccarsi gli occhi, la bocca e il naso. Un po’ più giù va bene. L’importante è che #restiamoacasa, evitando incontri. Solo così possiamo venirne fuori. Davvero, senza doppi sensi: questa è l’unica cosa che possiamo fare tutti insieme. #fottiamoilcoronavirus”.
La responsabilità reciproca
“Può sembrare paradossale che una pagina come CondividiLove, nata per stimolare la condivisione dell’amore e dei diritti chieda di astenersi – spiegano gli attivisti a gaypost.it con una nota -. E invece, nell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo a causa del Coronavirus Covid-19, oggi a dover essere condiviso è il senso di responsabilità reciproca”.
“Questo virus non conosce confini, età, generi e orientamenti sessuali – ricorda CondividiLove -: è una sfida che riguarda tutte tutti e ciascuno dovrebbe essere consapevole che ogni sua azione si ripercuote sugli altri”.
Ci laviamo le mani: e il sesso occasionale?
“Nel grande dibattito dei media italiani che parlano della pandemia 24h no-stop manca un grande argomento, quello della sessualità in un momento come questo. Sappiamo come lavarci le mani (speriamo) e come fare la spesa (anche se non sempre lo dimostriamo), ma nessuno affronta il tema delle libertà sessuali, o meglio di quel che ne resta – prosegue la nota -. Perché se è vero che i locali e i luoghi di incontro sono stati chiusi, restano aperti e attivi tutti i canali digitali che consentono di organizzare incontri sessuali. E allora: come comportarsi? Nessuno lo dice. E in quel chiaroscuro del non detto possono verificarsi comportamenti rischiosi per se stessi e per tutti gli altri”.
Astinenza, proprio così
E’ il momento, insomma, di usare una parola che mai avremmo pensato i dovere usare: astinenza.
“Parlare di astinenza, soprattutto a chi delle proprie libertà sessuali ne ha fatto un sacrosanto manifesto, rischia di apparire moralistico – ammettono da CondividiLove -, per questo abbiamo cercato di parlarne con un tono ironico e senza mezzi termini. Sappiamo cosa significhi e quanto sia difficile ma in questo momento “duro” restare in casa ed evitare incontri rischiosi è l’unico modo per amarci davvero”.