Torino, Bologna, Gabicce, Alfonsine e ora anche Crema. E’ l’elenco dei comuni che solo negli ultimi giorni hanno deciso di riconoscere in pieno le famiglie con due genitori dello stesso sesso. Un elenco che, in realtà, è molo più lungo e parte da Napoli, nel 2015.
A dare notizia che anche Crema si è unita a quella che le associazioni hanno definito “primavera arcobaleno” è ancora una volta Famiglie Arcobaleno. Si tratta, da quanto apprende Gaypost.it, di una coppia di papà e dei loro gemelli nati in California. Il certificato di nascita statunitense dei bambini è stato interamente trascritto dall’anagrafe di Crema. In questo modo, ai piccoli sono stati riconosciuti entrambi i loro papà e ai due uomini tutti i doveri dei genitori.
“La scelta del sindaco di Bologna, che ringraziamo, di seguire la strada tracciata da Torino è una ulteriore dimostrazione del fatto che quella di Chiara Appendino non era una forzatura – commenta la presidente di Famiglie Arcobaleno Marile Grassadonia -. Ma una scelta dovuta sulla base di una corretta interpretazione delle leggi e delle sentenze in materia. Ora siamo impegnati, con i nostri soci, perché altri Comuni ancora si aggiungano”. “Bologna e Torino sono gli unici Comuni, al momento, che hanno emesso certificati di nascita con due madri per bimbi nati in Italia – aggiunge -. Molti altri Comuni, invece, procedono con le trascrizioni di certificati esteri. L’ultimo in ordine di tempo è oggi Crema”.
“I sindaci sono il volto della politica attenta ai bisogni della gente – conclude Grassadonia – e speriamo che questa ondata spinga il Parlamento a legiferare in modo che tutti i comuni di Italia agiscano riconoscendo uguali diritti a tutti i bambini e le bambine di questo Paese”.
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