Crisi di governo: “Non c’è svolta senza donne”, l’appello delle attiviste a Mattarella

«Non ci può essere svolta senza donne»: è questo l’appello che un gruppo di donne rivolge al presidente della Repubblica Sergio Mattarella in queste concitate ore di crisi di governo. Mentre il dibattito gira tutto intorno agli incontri tra Pd e M5S (a cui partecipano solo uomini, vale la pena di ricordarlo) e in attesa del secondo giro di consultazioni che inizierà oggi alle 14.00, sul web si lancia la petizione. Non può esserci l’idea di un’Italia nuova – e rinnovata – se ai tavoli delle decisioni non trova spazio l’adeguata rappresentanza femminile.

Il testo dell’appello

Marilena Grassadonia, una delle firmatarie

«Stiamo seguendo con apprensione ed attenzione l’evolversi della situazione politica» si legge nell’appello della petizione, su Change.org. «Lo stiamo facendo ormai da mesi come donne impegnate politicamente e siamo convinte che sia necessario dare al nostro Paese un Governo stabile che segni una netta discontinuità col recente passato». L’appello, firmato da attiviste in prima linea nel campo dei diritti civili e sociali, enuclea quindi la sfera d’azione che dovrebbe caratterizzare l’agenda del nuovo esecutivo: dalla «radicale conversione ecologica» alla «questione ambientale, sociale ed economica», passando per la laicità dello Stato,  il riconoscimento di diritti sociali e civili per tutti e tutte, l’autodeterminazione della donna.

La richiesta di un governo paritario e di alto profilo

Tra le firmatarie ricordiamo Beatrice Brignone, di Possibile; Marilena Grassadonia, già presidente di Famiglie Arcobaleno e candidata alle scorse elezioni europee; Anna Falcone vicepresidente del Comitato per il No al Referendum costituzionale del 4 dicembre e molte altre ancora. «Siamo stanche di essere l’eccezione o di ricoprire ruoli “solo” per garantire la parità di genere» continua l’appello. «Vogliamo assumerci la responsabilità di gestire posizioni chiave per portare avanti le politiche di cui questo Paese ha bisogno. Chiediamo pertanto al Presidente della Repubblica di farsi garante di un governo paritario e di alto profilo, che valorizzi le competenze e il ruolo politico e democratico delle donne».

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