Come era previsto, sono iniziate le proteste per oscurare mediaticamente l’insediamento di Trump alla Casa Bianca previsto per il 20 gennaio. Manifestazioni e iniziative sono previste praticamente in tutti gli Usa, ma è Washington il cuore di quello che ormai è conosciuto come #DisruptJ20. A iniziare, ieri sera, sono stati gli attivisti di Wrek for peace, organizzazione nata all’indomani della strage di Orlando e che usa la danza come metodo di protesta.
Tutti a ballare sotto casa di Pence
In centinaia si sono radunati sotto la casa del prossimo vice presidente, Mike Pence, noto per le sue posizioni omofobe contro il matrimonio egualitario e a favore delle terapie riparative. Per più di due ore gli attivisti e le persone che hanno risposto all’appello hanno cantato e intonato slogan contro le discriminazioni e l’omofobia. Tra tutti: “We are here, we are queer, we will dance” (Siamo qui, siamo queer e balleremo). Ecco alcuni video diventati virali sui social network e realizzati da chi ha preso parte alla protesta.
These are the streets outside Mike Pence’s house in D.C., shut down by activists throwing a Queer Dance Party tonight. Pure jubilance. pic.twitter.com/GrJAgvSZBh
— Jack Smith IV (@JackSmithIV) 19 gennaio 2017
If this video of @werkforpeace organizer Firas Nasr leading the protest doesn’t make you want to become a political organizer, nothing will. pic.twitter.com/tBHiRMOsa4
— Jack Smith IV (@JackSmithIV) 19 gennaio 2017
Qui di seguito, invece, il report video completo realizzato da ATTN: in diretta live su Facebook: