Il ddl Pillon “non è emendabile, va ritirato” perché frutto di “nostalgia reazionaria” che riporta l’Italia “al Medioevo”. Per questo è arrivato il momento della mobilitazione: “Sfidiamoli sul loro campo. Andiamoci anche noi a Verona dove si troveranno tutti i movimenti pro-life a prospettare un altro modello di vita che non guarda al Medioevo”.
Le opposizioni alzano la voce contro il disegno di legge del leghista Pillon e si danno appuntamento a Verona, dove dal 29 al 32 marzo si terrà il congresso mondiale delle famiglie.
Durante una conferenza stampa al Senato, l’ex ministra Valeria Fedeli denuncia “un attacco esplicito a chi non ha la possibilità di esprimersi, ovvero i bambini e le bambine. Questo ddl non e’ emendabile, va ritirato”.
Emma Bonino (+Europa) sorride sarcastica: “Mi sembra di rivivere battaglie dalla mia giovinezza. Mi sembra di essere tornata agli anni Settanta. Servono quelle mobilitazioni, quegli slogan: ‘Io sono mia’, tanto per iniziare”.
Opposizione in piazza anche a Verona
Bonino parla del ddl come di una “intrusione inaccettabile nella vita privata dei cittadini, frutto di nostalgia reazionaria. La chiamata alla mobilitazione- aggiunge- serve anche per evitare altro: se cominciamo a cambiare la famiglia arriviamo a cambiare la 194”.
La leader radicale annuncia che nei giorni del congresso mondiale delle famiglie i Radicali riuniranno il comitato proprio a Verona.
Modello di vita da Medioevo
Pietro Grasso (Leu) critica “l’orribile tassello di una regressione più vasta”, frutto della “peggiore spinta reazionaria, maschilista, omofoba e razzista”.
Per Laura Boldrini “è la prima volta dalla seconda guerra mondiale che le nostre conquiste vengono messe in discussione. Il desiderio dell’uomo solo al potere, che non è solo italiano, passa attraverso la compressione dei diritti delle donne. Essere femministi oggi è una cosa che ci deve dare orgoglio”.
L’ex presidente della Camera invita tutti a Verona: “Sfidiamoli sul loro campo. Andiamoci anche noi a Verona dove si troveranno tutti i movimento pro-life a prospettare un altro modello di vita che non guarda al Medioevo”.