Secondo quanto riporta l’Ansa, il presidente della Commissione Giustizia, Ostellari, ha proposto di ridurre a 70 le audizioni previste sul ddl Zan. Le restanti arriverebbero in forma scritta. Un annuncio anticipato questa mattina. “Purché ci sia l’accordo della politica sul metodo di lavoro e sul testo” precisa Ostellari. “Si inizi a scrivere lealmente, tutti insieme, un nuovo testo condiviso – dice il presidente della Commissione -. Lo strumento potrebbe essere un tavolo politico che coinvolga i capigruppo in commissione e i partiti, rappresentati dai presidenti dei gruppi d’aula”.
“Un ricatto”. Così l’ha definito Monica Cirinnà alla fine dell’ufficio di presidenza. In un video pubblicato su Facebook. Eccolo
“Se il presidente Ostellari pensa di proporre una riduzione dei tempi che varrà solo nel caso in cui si stravolgerà il ddl Zan, non può chiederlo” incalza il senatore dem Franco Mirabelli.
“Ostellari ci ha chiesto di cambiare il ddl Zan – sottolinea Mirabelli – e trovare una mediazione con parti politiche che in questi giorni ci hanno raccontato che il ddl zan e quasi tutto quello che c’è scritto è un’aberrazione”. Ma non è solo una questione del testo. “Un tavolo politico come chiesto da Ostellari – conclude Mirabelli – non ci sarà finché non saranno fissati tempi chiari”.
A rincarare la dose, la capogruppo dem in Senato, Simona Malpezz. “Mi pare del tutto evidente che non sia sufficiente ridurre il numero delle audizioni senza avere tempi certi per l’approdo in aula del ddl Zan – dice -. Noi vogliamo portare a casa una legge di civiltà. Basta giochini: chi ritiene importante per il nostro paese questa legge lavori con noi contro l’ostruzionismo e l’ambiguità”.