“E’ pronto un testo della Lega che mira a tutelare tutte le persone più vulnerabili, ampliando la sfera rispetto al ddl Zan”. Lo ha dichiarato all’Ansa, il presidente della Commissione giustizia del Senato, Andrea Ostellari (Lega). “Si prevede un’aggravante che aumenta le pene per tutti i reati commessi nei confronti delle persone più deboli – ha spiegato Ostellari – (tutelando, ndr) dalla disabilità fino all’orientamento sessuale. Dà un contributo tecnico importante nelle parti in cui il ddl Zan viene criticato, non solo dalla Lega, ma anche da parte della sinistra e alle associazioni femministe”.
Probabilmente il presidente della Commissione si riferisce alle polemiche innescate da alcuni a proposito dell’uso di “identità di genere” nel testo della legge.
Secondo Ostellari, “l’importante è dare spazio alla discussione, alle audizioni e alle proposte emendative per contribuire a formare un testo migliore”.
Il senatore, in sostanza, mette in campo il sesto testo, oltre al ddl Zan e agli altri quattro abbinati.
“Si vuole fare qualcosa di migliorativo o no?” chiede retoricamente. Il senatore leghista parla di “arrivare a un miglioramento” per potere poi “scegliere un testo base oppure un testo unificato”.
In questo modo sarebbe tutto da rifare. Praticamente si annullerebbe tutto l’iter della Camera e si ricomincerebbe da capo. Un’operazione per cui, al netto del merito della proposta, non ci sono i tempi. Solo per essere approvato alla Camera, infatti, il ddl Zan ha atteso un anno. Un testo ex novo, se approvato al Senato, dovrebbe poi tornare a Montecitorio.
“Quante parti in commedia pensa di poter fare Ostellari?” gli risponde il vicepresidente del gruppo del Pd in Senato Franco Mirabelli. “Presidente di commissione, relatore di un ddl della Lega in contrapposizione al ddl Zan – sottolinea -, che immagino cercherà di chiedere di incardinare con gli altri costringendo a bloccare, nell’attesa, l’iter dei ddl già calendarizzati”. Ostellari, ricordiamo, si è anche nominato relatore del ddl Zan.
“Siamo ormai in un situazione mai vista – prosegue Mirabelli – in cui il presidente, anziché essere garante e accettare il voto espresso la settimana scorsa, vuole impedire la discussione sul ddl Zan”. “Altro che voglia di confrontarsi – conclude -. La Lega ha preso in ostaggio la Commissione Giustizia del Senato e ciò è inaccettabile”.
Gli fa eco la senatrice del M5S Alessandra Maiorino, componente della Commissione presieduta da Ostellari. “La Lega nell’ultimo mese si è scoperta europeista, si è scoperta ecologista, ora si scopre anche sostenitrice dei diritti lgbt” ironizza Maiorino.
“Ci sembra un po’ troppo da credere – sottolinea -. Per noi il testo base resta il ddl Zan, votato alla Camera a larga maggioranza. Se continuerà lo stallo in commissione siamo favorevoli ad un accordo di maggioranza per portare il testo direttamente nell’Aula del Senato”.
“Su temi come l’orientamento sessuale e l’identità di genere, non ci si improvvisa. Ricordo che stiamo parlando di persone in carne ed ossa”.
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