Il cosiddetto “Decreto rilancio” prevede fondi per le vittime di discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.
Si tratta di 4 milioni di euro per il 2020 che si aggiungono al Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità previsto dalla legge 248/2006. A prevedere il nuovo finanziamento, un emendamento presentato dai deputati Sportiello, Perantoni, Nesci, Lapia, Mammì, Ianaro, Nappi, D’Arrando, Lorefice, Sarli, Sapia, Menga, Zan, Conte, Boldrini.
Cosa prevede il decreto rilancio
Lo stanziamento dovrà “finanziare politiche per la prevenzione e il contrasto della violenza per motivi collegati all’orientamento sessuale e all’identità di genere e per il sostegno delle vittime”. Il testo prevede “uno speciale programma di assistenza volto a garantire assistenza legale, psicologica, sanitaria e sociale alle vittime di discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere nonché ai soggetti che si trovino in condizione di vulnerabilità in relazione all’orientamento sessuale o all’identità di genere in ragione del contesto sociale e familiare di riferimento”.
Un’anteprima della legge Zan
In buona sostanza, il “decreto rilancio” anticipa quanto previsto dal progetto di legge Zan, appena arrivato in Commissione Giustizia. Il testo è stato approvato dalla Commissione Bilancio della Camera e arriverà in aula il 6 luglio prossimo.
Per la senatrice Monica Cirinnà, responsabile del Dipartimento diritti del Pd, “è una notizia importante”. “Conferma che la maggioranza, su questo tema, fa sul serio e non si farà fermare dalle tante polemiche ideologiche e strumentali di questi giorni – è l’auspicio della senatrice -. Ricordo infatti che l’articolo 7 della proposta di legge Zan prevede l’istituzione di un programma di assistenza e supporto alle vittime di discriminazioni e violenza per orientamento sessuale e identità di genere, con l’istituzione di centri contro le discriminazioni e case rifugio”.
Fare bene e presto
In quest’ottica, prosegue Cirinnà “l’emendamento approvato rende ancora più urgente l’approvazione della legge, che potrà mettere a frutto i fondi stanziati”. “Il Partito democratico e le altre forze di maggioranza – assicura – sono determinate ad arrivare ad un buon risultato, in tempi rapidi e auspicando la più ampia convergenza. E’ una questione di dignità e civiltà, che merita di essere affrontata senza esitazioni”.